Qualche lettore sicuramente ricorderà il titolo di un nostro articolo Ancora un super co.co.co. all’Ingv. Ma il dg si oppone: compenso eccessivo, apparso sul Foglietto del 8 ottobre 2015.
Raccontavamo della richiesta di attivazione di un contratto di collaborazione di 167.250,00 euro lordi annui, per 18 mesi di collaborazione, da gravare sui fondi Emso-Miur, finalizzato allo svolgimento di attività tecnico-scientifiche per la realizzazione dell’infrastruttura di ricerca europea Emso e di supporto alla costituzione del consorzio Emso-Eric, che aveva fatto sobbalzare il direttore generale dell’Ingv a causa del compenso, ritenuto eccessivo.
Dopo un botta e risposta, dai toni tutt’altro che amichevoli, con il dirigente proponente, il dg faceva presente che avrebbe inoltrato il relativo contratto (una volta formalizzato) al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti.
Cosa puntualmente avvenuta.
Ebbene, i giudici della Corte di via Baiamonti, dopo aver esaminato il provvedimento, nei giorni scorsi sembrano essere andati ben oltre i dubbi sollevati dal dg, dal momento che – in attesa di ricevere i verbali della commissione esaminatrice – hanno formalizzato più di un rilievo.
Innanzitutto, l’Ingv dovrà precisare se il co.co.co. prescelto sia in stato di quiescenza, atteso che, in caso affermativo, non potrebbe svolgere alcuna attività di collaborazione a titolo oneroso.
In secondo luogo, nel ritenere eccessivo il compenso per contratto di collaborazione (così dando ragione al dg dell’Ingv), anche tenendo conto della complessità dei compiti da svolgere, la Corte ha chiesto che l’ente espliciti i criteri in base ai quali il compenso stesso è stato determinato.
A queste e ad altre richieste di chiarimenti, l’ente presieduto da Stefano Gresta dovrà dare riscontro entro trenta giorni.
L’impressione, comunque, è che il provvedimento vada verso la bocciatura da parte dei giudici contabili.