A distanza di appena quattro giorni dall’articolo pubblicato dal Foglietto della scorsa settimana Atteso ad horas l’avviso di selezione per il nuovo presidente dell’Ingv, l’8 febbraio sul sito del Miur è apparso l’avviso di chiamata pubblica alla candidatura di presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Le domande degli aspiranti dovranno essere inviate al Miur entro il 9 marzo p.v. e successivamente verranno esaminate dal Comitato di selezione, presieduto da Lamberto Maffei (coordinatore), professore emerito di Neurobiologia presso la Scuola Normale di Pisa e Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei; Mauro Ferrari, esperto in nanotecnologie e bioingegneria applicate alla medicina, presidente e amministratore delegato dello Houston Methodist Research Institute; Fabiola Gianotti, direttrice generale del Cern e professore onorario di Fisica presso l’Università di Edimburgo; Aldo Sandulli, professore ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli; Lucia Votano, già direttore dei laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare.
Spetterà al Comitato trasmettere al Miur una “rosa a cinque petali”, tra i quali la ministra Giannini individuerà il successore di Stefano Gresta al vertice dell’Ingv.
La lista dei candidati all’ambìta poltrona, per anni occupata da Enzo Boschi, da molti ritenuto il padre-fondatore dell’Ingv, sarà certamente nutrita e qualificata.
In via di Vigna Murata viene data per certa la candidatura del presidente uscente, che aspira a un secondo mandato, anche se le sue quotazioni appaiono al ribasso, a causa delle numerose turbolenze interne all’ente, soprattutto con la direzione generale, che hanno caratterizzato il quadriennio che sta per concludersi e che potrebbero condizionare la scelta finale, qualora lo stesso Gresta fosse compreso nella “cinquina”.