Il sindaco Calenzano di sinistra - ha vinto al ballottaggio contro la candidata del centrosinistra - ha detto che bisogna riflettere sul fatto che le case erano troppo vicine al deposito dell'Eni esploso l'altro ieri provocando la morte di cinque operai. Il governatore di centrosinistra della Toscana Giani si è detto d'accordo con lui.
Trovo al limite del risibile quel "bisogna riflettere". Che c'è da riflettere ancora? Semmai la riflessione e l'autocritica dovrebbe essere su ben altro.
Quelle case lì non ci sono arrivate da sole. Qualcuno le ha programmate dando i permessi necessari. Così come ha permesso che il distributore dell'Eni diventasse col tempo una zona industriale in espansione e con norme di sicurezza per i lavoratori malcerte e inadeguate. Il tutto è successo in una zona "rossa" da sempre.
Uno dei motivi del declino della sinistra nei decenni trascorsi, complice l'infatuazione neoliberista, è stato la politica urbanistica, un aspetto non secondario della più generale tematica ambientale. Bisogna revocarla imboccando una strada opposta e diversa, ricercando un consenso popolare non facile.
So bene che la cosa è complessa e non semplice. Ma se non lo fa la sinistra chi lo fa?
Aldo Pirone
scrittore e editorialista
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