L'ultimo rapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro dice che i salari italiani hanno perso l'8,7%, restando fermi al 2008. in Francia, Germania e Spagna sono aumentati rispettivamente del 30,9%, 30,4% e 9,15%.
La fondazione no profit Gimbe continua a descrivere lo smantellamento a favore dei privati del Servizio sanitario nazionale. L'ultima notizia è che, oltre ai medici, negli Ospedali e nei pronto soccorso mancheranno anche gli infermieri. Nel 2024 saranno 10.230, dopo che se ne sono già andati fra il 2020 e il 2023 circa 32.500.
L'Irpef - cioè le tasse - oltre al fatto che è pagata per più dell'80% da lavoratori e pensionati, è aumentata nel 2024 dell’1,2% passando dal 41,4% al 42,6%.
Il debito pubblico italiano, già abnorme, certificato dall'Istat, ovvero ciò che lasciamo in eredità ai nostri figli e nipoti, aumenta dello 0,7%, dal 134,6% del PIL nel 2023 al 135,3% nel 2024.
La crescita del Pil è praticamente ferma a +0,7 mentre la produzione industriale, vanto del Bel Paese, è in recessione da 23 mesi consecutivi. E ancora non sono arrivati i dazi di Trump.
Gli omicidi di operai sul lavoro continuano. Ieri ne sono morti altri tre: Nicola Sicignano, Daniel Tafa, Umberto Rosito. A gennaio del 2025 ce ne sono stati già 15 in più rispetto al 2024 in cui complessivamente sono stati 797. La patente a punti per le aziende inventata dal governo di destra per contrastare il fenomeno è stata una burletta ed è già miseramente fallita.
Il governo si attacca al dato dell'occupazione che cresce - "Il dato più alto dai tempi di Garibaldi" dice con sobrietà la Meloni - ma diminuiscono le ore lavorate. Un arcano che neanche l' "eroe dei due mondi", che di imprese miracolose ne ha fatte parecchie, riuscirebbe a spiegare.
Giorgetti dice che i "conti sono in ordine", quelli di lorsignori certamente, non quelli dei lavoratori, dei pensionati e dei ceti popolari. Giorgia Meloni continua a ripetere che l'Italia corre.
Sì, all'indietro.
Aldo Pirone
editorialista e scrittore
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