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- di Maurizio Sgroi
E tutto d’un tratto, capisco che ho sbagliato tutto. Traviato dalla malmostosità gufesca dei commentatori da salotto, mi sono perso l’autentico sentimento che anima una qualunque campagna elettorale che si rispetti, quindi la nostra in particolare: la gioia. E quando ci ricapita di sentire tante buone notizie in un arco di tempo così limitato? In un pugno di settimane ci hanno promesso e raccontato di tutto, dalle pensioni a dodici anni, all’aumento del reddito nell’anno che verrà.