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- di Sara Sesti
Spesso ci si chiede come abbiano potuto contribuire alle scienze “dure” le studiose vissute prima dell’apertura delle università alle ragazze.
Spesso ci si chiede come abbiano potuto contribuire alle scienze “dure” le studiose vissute prima dell’apertura delle università alle ragazze.
Antropologa e genetista, Rebecca Cann ha ricostruito un albero evolutivo che evidenzia, per l'intera popolazione umana, una antenata comune di origine africana (Teoria dell’Eva africana).
Gli astronomi di tutto il mondo dicono addio a Carolyn Spellmann Shoemaker, casalinga autodidatta (così si definiva lei) che ha stabilito il record di scoperte di corpi celesti. Nata nel Nuovo Messico nel 1929, è morta a 92 anni in un ospedale di Flagstaff, in Arizona.
Margaret Wright ha vinto il prestigioso “Premio John von Neumann” 2019, assegnato dalla Società per la Matematica Industriale e Applicata “per i suoi contributi pionieristici alla soluzione numerica dei problemi di ottimizzazione e per l’efficacia della sua esposizione”.
Alla genetista Nettie Stevens, nata a Cavendish, nello Stato del Vermont, il 7 luglio 1861, si deve la scoperta dell’esistenza del cromosoma Y, quello che differenzia il sesso maschile dal femminile.
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