di Pietro Perrino*
Il “Corriere della Sera” del 15 marzo 2012, ha pubblicato l’intervista al Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, sugli OGM, rilasciata ad Alessandra Arachi.
Si comprende, subito e senza dubbi, che Clini non sa di cosa parla. Si legge: Ambiente «Grazie all’ingegneria genetica ottenuti molti nostri alimenti tipici».
Già il titolo è un errore, perché i prodotti tipici non sono stati ottenuti con l’ingegneria genetica, ma sono il frutto di un’evoluzione millenaria naturale sotto domesticazione.
L’evoluzione dei prodotti tipici è avvenuta attraverso incroci spontanei, mutazioni spontanee, migrazioni e selezioni. Con la scoperta della genetica, inizio del secolo scorso, l’evoluzione è stata accelerata attraverso incroci artificiali e mutazioni indotte, fino ad esplodere negli anni Quaranta, con la Rivoluzione Verde. Ma questa è un’altra storia.
La storia d’oggi, invece, è che Clini non sa cosa è un OGM. Allo stesso livello di Clini si trovano anche altri personaggi noti. Uno di questi è Umberto Veronesi, che anni fa affermava che tutti gli esseri viventi d’oggi sono geneticamente modificati, portando l’esempio del pisello. Diceva che il pisello d’oggi è geneticamente diverso da quello di 2000 anni fa e dunque di che cosa ci preoccupiamo? Questo per dire che anche Veronesi non fa distinzione tra diversità genetica naturale e quella ottenuta con l’ingegneria genetica.
Le affermazioni di Clini a favore degli OGM sono raccapriccianti soprattutto perché sono affermazioni rilasciate da un Ministro dell’Ambiente. Qualcuno ha detto che il Ministro competente è quello delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF).
Ma il fatto che le affermazioni siano del Ministro dell’Ambiente non significa che siano meno gravi, come non lo sarebbero se venissero rilasciate dal Ministro della Sanità.
I tre Ministri dovrebbero sapere che gli OGM sono inutili e dannosi. Inutili perché non incrementano la produzione. Nel giro di pochi anni dall’introduzione di colture OGM si sviluppano super parassiti e super infestanti. I terreni diventano sterili, in quanto i fitofarmaci e soprattutto gli erbicidi glifosati bloccano i microelementi del suolo rendendoli indisponibili anche alle piante OGM.
Di conseguenza le piante malnutrite diventano più vulnerabili alle fitopatie e forniscono prodotti alimentari più poveri di nutrienti. Gli agricoltori sono costretti ad usare dosi sempre maggiori di concimi chimici e di fitofarmaci.
I costi di produzione aumentano mentre i redditi diminuiscono. Gli OGM sono anche dannosi perché i cibi transgenici possono causare allergie e altri disturbi fino a provocare tumori. Ci sono le prove sperimentali condotte su animali di diversa taglia.
Sono dati poco conosciuti perché non adeguatamente divulgati. Come sono poco divulgati i dati relativi al trasferimento genico orizzontale del DNA transgenico. Il meccanismo per cui il DNA degli OGM passa anche a specie lontane, rendendo impossibile la coesistenza, e nell’intestino trasferisce ai patogeni la resistenza agli antibiotici.
Clini deve cambiare. Si auspica un incontro della Task Force per un’Italia Libera da OGM ed altre autorità con Clini.
* Dirigente di ricerca - ex direttore Igv-Cnr