Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 19 Apr 2024

Tanto tuonò che piovve. Alla fine, tutto dimostratosi vano, i docenti e i ricercatori universitari hanno deciso di scioperare.

Brandendo l’arma estrema, essi confidano di raggiungere un duplice obiettivo: il riconoscimento almeno giuridico degli scatti di stipendio bloccati per il quinquennio 2011-2015 e la decorrenza anche economica dello “sblocco” dal 2015 e non dal 2016.

Per noi del Foglietto, che della vicenda ci siamo occupati ab initio e in diverse occasioni, da ultimo lo scorso 1° dicembre, si tratta una lotta giusta e sacrosanta.

L’attuale protesta, dilagata in 79 Università e enti di ricerca, a partire dagli atenei di Bologna, Roma Tre e Federico II di Napoli, ha preso l’avvio da un documento ideato da Carlo Vincenzo Ferraro, ordinario del Politecnico di Torino, che ha raccolto oltre cinquemila firme di professori e ricercatori universitari.

Tutto si può dire, tranne che lo sciopero (che comporterà l’astensione dallo svolgimento degli esami di profitto nelle Università nel periodo dal 28 agosto al 31 ottobre) annunciato possa essere fatto passare per un’iniziativa intempestiva o inopportuna, tanto inattesa quasi come un fulmine a ciel sereno. Infatti, come la conversione dell’Innominato nei Promessi Sposi, questo sciopero, lungi dall’essere repentino, è andato maturando da tempo, forse da troppo, visto che la vertenza si trascina dal 2014, anno a partire dal quale i professori, sempre con Ferraro a suonare la carica, hanno cominciato a rappresentare le loro doglianze, scrivendo, e non una volta sola, alle più alte cariche dello Stato, rimaste sorde a ogni appello.

Da sottolineare, poiché non capita spesso, che, con grande senso di responsabilità, al fine di non creare eccessivo disagio agli studenti, i docenti si sono premurati di assicurare che la protesta non avrà ricadute sugli esami di laurea programmati né sulle attività istituzionali previste nel periodo dello sciopero. In ogni caso, verrà garantita la tenuta di almeno un appello degli esami di profitto nell’ambito del periodo, eventualmente attraverso la richiesta agli Atenei di fissarne uno straordinario.

Al di là delle pur comprensibili preoccupazioni degli studenti, si tratta, come si vede, di modalità conflittuali che più non potrebbero essere rispettose “del diritto degli utenti di avere servizi ridotti ma non annullati”, come si legge appunto nel documento vergato da Ferraro. Dinanzi al fin de non reçevoir del precedente titolare del Miur, come anche dell’attuale, per chiunque sarebbe stato veramente difficile, del resto, individuare la percorribilità di strade diverse da quella dello sciopero. Al quale, per quanto ci riguarda, auguriamo tutto il successo che merita.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

“Università e militarizzazione” ovvero “Il duplice uso della libertà di ricerca”

Università e militarizzazione – Il duplice uso della libertà di ricerca di Michele Lancione – Eris Edizioni...
empty alt

Conti pubblici, tutti i numeri di una emorragia sempre più inarrestabile

Negli ultimi quattro anni, complice anche la sospensione delle regole europee di contenimento...
empty alt

Il futuro del mondo? Sempre più Emergente

Quello che ci aspetta, a dar retta ai pronostici volenterosamente elaborati dai calcolatori del...
empty alt

Festa della Resistenza a Roma, dal 23 al 25 aprile

Dal 23 al 25 aprile, a Roma sarà ancora Festa della Resistenza. Per il secondo anno consecutivo, nella...
empty alt

“Basta favori ai mercanti d’armi!”, una petizione popolare da sottoscrivere

Il 21 febbraio scorso, il Senato della Repubblica ha approvato un disegno di legge per cancellare...
empty alt

Nuovo censimento delle piante in Italia, in più 46 specie autoctone e 185 aliene

Secondo il nuovo censimento delle piante in Italia, che ha aggiornato i dati del 2018, sono 46 in...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top