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Sabato, 20 Apr 2024

Lo scorso 2 agosto, dodici senatori del Movimento 5 Stelle (primo firmatario, Nicola Morra) hanno presentato un atto di sindacato ispettivo (n. 4-07972), rivolto al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. L’atto, che di seguito riportiamo integralmente, riguarda una vicenda della quale più volte si è occupato il nostro giornale.

“MORRA, CRIMI, ENDRIZZI, DONNO, BLUNDO, CIOFFI, PUGLIA, PAGLINI, GIARRUSSO, LUCIDI, CAPPELLETTI, GIROTTO - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che:

il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) è ente pubblico nazionale di ricerca con competenza scientifica generale, vigilato dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. È dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia scientifica, finanziaria, organizzativa, patrimoniale e contabile. Presidente del CNR, attualmente, è il professor Massimo Inguscio, mentre direttore generale dello stesso ente è il dottor Massimiliano Di Bitetto;

la rete scientifica del CNR è composta da oltre 104 istituti, articolati in 7 dipartimenti, con circa 8.000 dipendenti. La comunità scientifica del Cnr è ampiamente rappresentata a Catania, ove hanno una sede 9 dei suddetti 104 istituti di ricerca;

dalla "Informativa sui Contratti di Locazione relativi all'area di ricerca di Catania", redatta dal dirigente ad interim dell'Ufficio sviluppo e gestione del patrimonio edilizio del CNR, in data 22 giugno 2017, si apprende che 6 istituti del CNR in Catania (IBB- ICB-ISTC-ISN-IPCB-IVALSA) sarebbero ospitati in sedi in locazione, in virtù di due distinti contratti. La stessa informativa precisa che "in riferimento, ai due contratti sopra citati si segnala che, a seguito di notizie apprese a mezzo stampa, l'Ente è venuto a conoscenza del rinvio a giudizio, per concorso esterno in associazione mafiosa, disposto dal GUP del Tribunale di Catania, Dott.ssa Loredana Pezzino, nei confronti del Sig. Ciancio San Filippo Mario, titolare di partecipazioni dirette o indirette nelle società proprietarie degli immobili di Via Gaifami nn. 9 e 18 in Catania";

da notizie apparse sulla stampa ("Foglietto della Ricerca" del 5 luglio 2017), il consiglio di amministrazione del CNR con deliberazione n. 87 del 2017 "nella seduta del 27 giugno ha deliberato l'avvio dell'iter destinato - salvo sorprese - a concludersi con l'acquisto del complesso immobiliare di proprietà della società Myrmex, ubicato in via Franco Gorgone, nella Zona industriale di Catania, a circa 10 km al centro della città, avente una superficie coperta lorda di circa 12mila mq, suddivisa in due corpi di fabbrica tra loro collegati, già sede del Centro di Tossicologia della Pfizer Italia, ceduto nel 2011 alla medesima Myrmex al prezzo di un euro e oggi non più operativo, dopo il licenziamento di tutti i dipendenti. Dopo che sarà richiesto e acquisito dall'Agenzia delle Entrate il parere di congruità del prezzo richiesto dalla Myrmex (circa 11,5 milioni di euro), sottoscritto il contratto ed effettuati i necessari lavori di adattamento, la prima fase del trasloco - che coinvolgerebbe l'attuale sede di via Gaifami n. 18 e gli istituti ISN, IPCB e ICB - avverrebbe all'incirca entro un anno; la seconda, riguardante l'immobile di via Gaifami n. 9, si dovrebbe, invece, concludere nel giro di due anni (istituti IBB, ISTC e IVALSA)";

la notizia di stampa precisa che "la scelta operata dall'ente di piazzale Aldo Moro, su indicazione di una apposita commissione che ha preso in esame le offerte pervenute a seguito di un avviso pubblico apparso su alcuni organi di stampa, non appare gradita dai lavoratori dell'Area della Ricerca di Catania che, in più occasioni, hanno manifestato la loro motivata contrarietà";

considerato che, risulta agli interroganti:

la "Commissione di valutazione delle proposte di acquisto" è stata nominata in data 8 novembre 2016 con provvedimento prot. n. 74446 ED ed è composta da: professor ingegner Antonio Occhiuzzi (ordinario Tecniche delle costruzioni dell'Università Partenope di Napoli, direttore ITC-Cnr); architetto Riccardo Licari (dirigente II fascia Area tecnica edilizia del Politecnico di Milano); dottor Sebastiano Cavallaro (direttore ISN-Cnr); dottor Concetto Puglisi (responsabile UOS IPCB-Cnr); architetto Luca Landini (fund manager INVMIT SGR SpA);

la Myrmex Srl è stata costituita il 28 luglio 2004, iscritta nel registro delle imprese della Camera di commercio industria e artigianato di Catania il 9 novembre 2011 e attualmente di esclusiva proprietà di Gian Luca Calvi, che ne è anche presidente del consiglio di amministrazione;

da notizie apparse sulla stampa ("La Sicilia" del 6 luglio 2017) in merito all'immobile che Myrmex Srl intende vendere al CNR si apprende che la medesima Myrmex «acquisì ad 1 euro il laboratorio di ricerca Pfizer con circa 80 ricercatori acquisizione suffragata da una delibera di giunta regionale (la n. 189 del 5 agosto 2011 "Sostegno al progetto di sviluppo la salvaguardia dell'occupazione del centro dì ricerca della Pfizer Italia Spa"- ndr) che garantiva l'occupazione dei lavoratori e che prevedeva, qualora si fosse dimostrata l'inadempienza dell'imprenditore, di avvalersi della restituzione dell'immobile con la sue innovate attrezzature per venderla ad un altro valido imprenditore. Ma nel febbraio 2016, e dopo due anni di cassa integrazione, l'azienda chiude ponendo in mobilità i suoi dipendenti»;

con comunicato del 25 maggio 2017 le rappresentanze sindacali unitarie del CNR di Catania hanno reso noto che "il personale del CNR di Catania, riunitosi il 19 maggio c.a., chiede di essere informato in merito ai lavori della Commissione incaricata di valutare le offerte pervenute (...). Il personale esprime forte preoccupazione in merito alla possibilità che i fondi stanziati dal CNR per realizzare investimenti immobiliari nell'area di Catania nel triennio 2016-2018 non vengano spesi a Catania per la realizzazione di una sede funzionale e di prestigio, come atteso da 30 anni. Il personale, ribadendo quanto espresso nelle precedenti comunicazioni e dai verbali redatti dai Consigli di Istituto, auspica che il CNR prenda in considerazione, tra tutte le offerte pervenute, quelle che più rispondono ai requisiti logistici e di visibilità adeguati ad una produttiva attività di ricerca. In special modo che si tenga conto dell'esigenza di vicinanza con la Cittadella Universitaria, l'azienda Policlinico, gli Ospedali e altre strutture site nell'area urbana, con le quali esistono già rapporti di collaborazione attivi". Ed ancora, che "Il personale, ribadendo quanto già affermato nel comunicato dell'8 settembre 2016 in cui si esprimevano grandi perplessità derivanti da un eventuale trasferimento alla degradata zona industriale di Catania (ove è ubicato lo stabile Myrmex, ndr) - perplessità espresse anche nei verbali dei Consigli d'Istituto degli Istituti afferenti all'area - auspica che la trattativa possa essere conclusa nei tempi previsti dal piano immobiliare dell'Ente e tali da non sprecare l'opportunità che alcune delle valide offerte di vendita pervenute rappresentano";

considerato infine che, a parere degli interroganti:

un'oculata gestione dei fondi della ricerca pubblica permetterebbe agli enti preposti di dare nuovo impulso alla ricerca scientifica quale volano per l'uscita del Paese dalla crisi economica, nonché dare reale applicazione al decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, permettendo la stabilizzazione dei tanti scienziati precari oggi presenti anche nel CNR;

ogni scelta relativa al potenziamento delle strutture adibite ad attività di ricerca scientifica non può prescindere da un'adeguata considerazione di quanto richiesto ed evidenziato dalla comunità scientifica interessata,

si chiede di sapere:

se risulti che il CNR abbia richiesto ai componenti della "Commissione di valutazione delle proposte di acquisto" regolare dichiarazione di insussistenza di cause di incompatibilità e/o conflitto di interesse con l'espletamento dell'incarico svolto e, in particolare, con una o più delle società proprietarie degli immobili offerti in acquisto al CNR stesso e oggetto di valutazione da parte degli stessi componenti;

se gli stessi componenti della "Commissione di valutazione delle proposte di acquisto" abbiano o meno intrattenuto rapporti di natura commerciale, professionale o comunque retribuita con qualcuna delle società, che ha formulato offerta di vendita immobiliare oggetto della procedura;

se il CNR abbia valutato l'opportunità di acquisire, per il tramite della Regione Sicilia, giusto il deliberato della Giunta regionale n. 189 del 5 agosto 2011, l'immobile ex Pfizer, all'importo di euro 1, in luogo degli 11,5 milioni di euro deliberati dal consiglio d'amministrazione il 27 giugno 2017;

se il CNR abbia, comunque, verificato la reale disponibilità per cassa della somma di 11,5 milioni di euro, impegnata per la descritta operazione immobiliare, oppure se debba ricorrere all'utilizzo del fondo di riserva o di strumenti finanziari, quali mutui, nel caso in cui avesse speso le risorse previste per l'acquisto della sede dell'Area di ricerca di Catania già erogate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nell'ambito dell'Intesa di programma per il potenziamento delle infrastrutture del Mezzogiorno per altre finalità;

se, qualora i fatti riportati dovessero trovare conferma, il Ministro in indirizzo ritenga di disporre il commissariamento dell'ente, per come più volte richiesto in altri atti di sindacato ispettivo dagli interroganti, in ragione dell'incapacità gestionale dell'attuale management del CNR;

quali iniziative intenda assumere al fine di porre rimedio all'inarrestabile emorragia di risorse sperperate dall'ente, in ragione dei numerosi fatti di mala gestio, già sollevati dagli interroganti in precedenti atti di sindacato ispettivo, nonché portati alla ribalta da servizi giornalistici di carattere nazionale.

(4-07972)”

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