L’esordio, i consumi e l’eccesso di bevande alcoliche nei giovani di età compresa tra i 12 ed i 14 anni: la terza indagine nazionale - promossa dall'Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol e dalla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza - ha riguardato ragazzi e ragazze che frequentano la scuola media e ha indagato le loro conoscenze, gli atteggiamenti e le opinioni nei confronti di questo tema.
Il risultato è stato quello di una fotografia accurata, ricostruita attraverso 1.982 questionari compilati in diverse città italiane, campionate in modo rigoroso per area geografica e dimensione dei centri urbani. Il lavoro è stato condotto dal Dipartimento di sociologia e ricerca sociale (Dsrs) dell’Università di Trento, sotto la direzione scientifica del professor Carlo Buzzi.
Oltre a confermare indicazioni già parzialmente note (come l’esordio precoce “benigno” che contraddistingue la cultura del bere in Italia), l'indagine ha messo a fuoco anche un nuovo fenomeno: l'approccio precoce di alcuni/e giovani verso forme di rischio un tempo retaggio di fasce di età più avanzata.
Dallo studio è emerso come questi giovanissimi consumatori siano resi potenzialmente vulnerabili da alcuni fattori, tra cui la precoce stimolazione alla gratificazione immediata, spesso alimentata dalle nuove tecnologie digitali, sempre più pervasive e accessibili anche in età prematura. Spunti di riflessione che impongono di allargare l’attenzione della prevenzione dalle sostanze di consumo come alcol e droghe ai comportamenti compulsivi di divertimento propri della generazione dei nativi digitali.
Di questo si è discusso all'Università di Trento il 14 ottobre scorso, nel corso della conferenza di presentazione dei risultati dell’indagine, alla quale hanno partecipato Carlo Buzzi (Dipartimento di Sociologia, Università di Trento), Maurizio Tucci (Laboratorio Adolescenza), Michele Contel (Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool), Marcello Lunelli (Gruppo Ferrari), Raffaele Lovaste (Istituto Europeo delle Dipendenze). L’evento - promosso nell'ambito della Settimana della Sociologia - si è concluso con l’intervento di Enrico Tempesta, presidente dell'Osservatorio Permanente sui Giovani e l'Alcol.