Allievo della Scuola normale superiore tra il 1910 e 1914, professore di letteratura italiana dal 1925 alla facoltà di magistero di Firenze e dal 1934 alla facoltà di Lettere di Pisa, dal 1943 al 1948 direttore della stessa Scuola normale superiore, fondatore della rivista Belfagor nel 1948, Luigi Russo è stato tra i più lucidi e penetranti protagonisti della vita culturale italiana del secolo scorso.
Significativo anche il suo impegno in campo politico che alle elezioni del 1948 lo vide candidato come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano nella sua terra di origine, la Sicilia. A questa scelta politica venne attribuita la decisione dell'allora Ministro dell'istruzione, il democristiano Guido Gonella, di non confermarlo al vertice della Normale.
Alla figura di Luigi Russo è dedicato l’ultimo libro del professore Alessandro Volpi del dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo pisano: "Una singolare militanza - Luigi Russo "comunista liberale" attraverso le sue corrispondenze” (Ed. Pisa University Press, pp.324, euro 14).
”Luigi Russo - spiega Alessandro Volpi - visse con estrema intensità le grandi discussioni che hanno attraversato la comunità degli intellettuali del nostro Paese, partecipando a ruvidi scontri nelle commissioni per i premi letterari e a vere e proprie battaglie campali combattute attorno a recensioni e concorsi a cattedra”.
E accanto alla “militanza” culturale, come già evidenziato, anche quella politica, da “comunista liberale”, un tratto che il libro analizza a partire da corrispondenze in gran parte inedite del letterato siciliano. Ne emerge così il profilo di un comunista indipendente, con la capacità di costruire una cultura politica, “popolare” e accademica al contempo, in grado di avvicinare la sinistra italiana ad una dimensione “nazionale” del comunismo.
“Da questo punto di vista – conclude Volpi - Luigi Russo appare come l’interprete in parte consapevole in parte involontario delle strategie del partito di Togliatti, impegnato nella ricerca di una vocazione maggioritaria dove far confluire un esteso patrimonio di idee, dal liberalismo, al socialismo progressista, fino ad un pezzo del cattolicesimo”.