Susan Kare (1954) è la designer statunitense che, dopo aver conseguito un dottorato in filosofia con una tesi sulla “Caricatura nella scultura”, fu chiamata da Steve Jobs per trovare il modo di distinguere il Mac di Apple dagli altri computer.
Entusiasta dell’incarico, inventò le prime icone, un sistema intuitivo per stimolare i comandi direttamente col mouse, piuttosto che con le digitazioni Dos.
Non avendo mai lavorato nel campo della progettazione digitale, cercò ispirazione nella sua esperienza con mosaici, ricamo e puntinismo.
Su una griglia ricavata da carta millimetrata nacquero così il CESTINO, la CARTELLA, il DOCUMENTO, il PENNELLO, l’OROLOGIO e la maggior parte delle icone che ci accompagnano tutti i giorni. Ha creato anche molti CARATTERI di scrittura ancora in uso.
Guardandole 30 anni dopo la loro creazione, si può dire che Susan Kare abbia pensato il vocabolario visivo del nuovo millennio, i geroglifici di un alfabeto digitale globale senza lingua, senza suono, senza parola.
Dopo aver lavorato nel mondo della tecnologia per Facebook e Pinterest e aver lanciato la Pixel art, Susan Kare è stata recentemente premiata con una medaglia dell’Istituto Americano di Arti Grafiche (AIGA), uno dei riconoscimenti più ambiti dai graphic designer.
Per saperne di più: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", pag. 250, € 16, Ledizioni, Milano 2020. In libreria e on-line anche in versione e-book a € 6.99.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza", collabora con l'Università delle donne di Milano
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