Stamane ci ha lasciato, dopo mesi di sofferenze, Adriano Valentini. E’ stata una notizia sconvolgente e inaspettata. Insieme abbiamo combattuto molte battaglie nel partito fin dai tempi del Pci e poi nel Pds e nei Ds contrastando, nel nostro piccolo, quella che ci pareva ed era una deriva politica della sinistra post comunista. E’ stato per lunghi anni segretario della sezione di via Chiovenda che diresse con spirito unitario e combattivo. Fondammo insieme l’associazione “Sinistra ecologista” nel nostro Municipio orientandola da subito al rapporto con i comitati di quartiere e con le associazioni del territorio nelle battaglie contro la speculazione edilizia, per i servizi, per i parchi e l’ambiente.

Adriano per me non è stato solo un compagno ma un amico fraterno, una persona di grande umanità. Con lui, io e mia moglie, abbiamo passato tante belle giornate.

Era un operaio ascensorista, veniva dalla Garbatella che ebbe sempre nel suo cuore. E’ stato uno di quelle migliaia di militanti operai che hanno costituito l’ossatura del Pci, che a quel partito di popolo dettero gambe e braccia per radicarsi nel territorio e nei luoghi di lavoro ricevendone in cambio un orizzonte ideale, una coscienza civile, una speranza di giustizia e di eguaglianza che chiamammo socialismo. Non gli venne mai meno lo spirito del combattente e del militante della sinistra.

Dopo la creazione del Pd, orientò il suo impegno nel sindacato pensionati, lo Spi-Cgil. E’ stato un bravissimo segretario della X Lega. Trasfuse in questo ruolo gli insegnamenti ricevuti dalla lunga militanza comunista: la concretezza politica e l’attenzione alla battaglia antifascista contro una destra nazionalista montante anche nelle zone popolari.

Innumerevoli le iniziative che come Spi-Cgil costruì con gli studenti per ricordare i momenti più tragici della Resistenza romana come il rastrellamento del Quadraro. Cercò di far conoscere e valorizzare fra i giovani i princìpi e i valori della nostra Costituzione che dalla lotta di liberazione nazionale e partigiana sono scaturiti. Non trascurò anche l’impegno culturale, organizzando gite in molti luoghi suggestivi e ricchi di arte dell’Italia e visite nei luoghi archeologici di cui è così incomparabilmente ricca la nostra città.

In questo suo ricco impegno di vita, ha avuto al suo fianco sua moglie Paola, donna forte, anche lei militante e dirigente sindacale. Alle figlie Mascia e Tania ha trasfuso i suoi valori esistenziali. Con lui se ne va un pezzo della mia vita, una comunanza di valori e di battaglie combattute per la giustizia e l’eguaglianza tra gli uomini. Con lui se ne va un grande amico e un forte compagno.

Ciao Adriano.

Aldo Pirone
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