Il Bel Paese ha un primato mondiale. Quello dell’ignoranza
L’ignoranza, com’è noto, è la condizione di chi non conosce un fatto o un oggetto, ma è anche lo scostamento tra la realtà e la percezione della stessa.
L’ignoranza, com’è noto, è la condizione di chi non conosce un fatto o un oggetto, ma è anche lo scostamento tra la realtà e la percezione della stessa.
Il Tar Puglia, sez. II di Lecce, con una recente sentenza (n.2597 del 20 ottobre 2014) ha riconosciuto il diritto di un genitore a poter conoscere il contenuto del compito scritto (nel caso di specie, si trattava di un tema di italiano) del proprio figlio minore.
Con l’intervento di un gruppetto di persone di indirizzo culturale e politico abbastanza omogeneo (Carrozza, De Rita, Nicolais, Novelli e Tocci), laddove sarebbe stato forse più opportuno far partecipare anche qualche altro personaggio di diverso orientamento, lunedì prossimo, 27 ottobre, si terrà, presso la sede centrale del Cnr (Aula Marconi), la presentazione del libro dell’ex presidente Lucio Bianco, edito da Donzelli, “La ricerca e il Belpaese. La storia del Cnr raccontata da un protagonista”, che viene proposto in forma di conversazione dell’autore con Pietro Greco, giornalista scientifico dell’Unità.
L’articolo del Foglietto della scorsa settimana La “buona scuola” targata Renzi si affida all’hackathon, a firma di Adriana Spera, oltre ad aver fatto registrare un notevole numero di lettori, è apparso anche nella rassegna stampa della Flc-Cgil che, evidentemente, lo ha ritenuto meritevole di attenzione, nonostante in esso non fosse citata la sigla sindacale.
Poiché ancora conserva una certa posizione nel concerto delle nazioni, ogni tanto l’Italia si coalizza con i suoi alleati storici (quelli, insomma, degli ultimi settant’anni) per compiere operazioni di pace, che si realizzano sempre con qualche guerra.
Se sei qui è evidente che apprezzi il nostro giornalismo. Come sai un numero sempre più grande di persone legge ilfoglietto.it senza dover pagare nulla. L’abbiamo deciso perché siamo convinti che tutti i cittadini debbano poter ricevere un’informazione libera ed indipendente.
Abbiamo scelto di non accedere a contributi pubblici, né ricorrere alla pubblicità per offrirti un giornale realmente indipendente e garantire lo standard di informazione che amiamo. Purtroppo il tipo di giornalismo che cerchiamo di offrirti richiede tempo e denaro.
Se ci leggi e ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto: anche il costo di un caffè!
SOSTIENI ANCHE TU ILFOGLIETTO.IT!
La redazione de Il Foglietto della Ricerca