Prove scritte dei concorsi pubblici, la violazione dell’anonimato va sempre sanzionata
Con sentenza 20 aprile 2015 n. 330, il Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) per la Regione Siciliana (che, come noto, svolge nell'isola le funzioni proprie del Consiglio di Stato), torna ad occuparsi della regola dell’anonimato del candidato, che deve essere garantita nel corso dello svolgimento delle prove scritte di ogni concorso pubblico.