- Dettagli
- di Rocco Tritto
Con sentenza n. 22631/23, depositata il 24 maggio 2023, la Corte di Cassazione – V Sezione penale – ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal ricorrente avverso la sentenza del Tribunale di Pistoia, di conferma di quella del Giudice di pace, che l’aveva riconosciuto colpevole del reato di diffamazione (art. 595 c.p.), per aver offeso - nell’ambito di una conversazione via mail con più persone, la reputazione di un collega consulente, paragonando la fondatezza di un suo lavoro a quella di un mago, con condanna anche al risarcimento del danno a favore della costituita parte civile.