Il Tar Lazio, sezione I, con sentenza 10 novembre 2015 n. 12709, ha ritenuto legittimo il provvedimento con il quale l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione pecuniaria di € 350.000 alla società San Carlo Gruppo Alimentari, per violazione della disciplina in materia di pratiche commerciali scorrette, avendo posto in essere pratiche ingannevoli ed omissive, diffondendo – sul packaging, a mezzo stampa, mediante spot Tv, affissionali nonché nel web e sul sito internet aziendale www.sancarlo.it – messaggi pubblicitari intesi a presentare le diverse linee di patatine fritte in busta con specifiche indicazioni di tipo nutrizionale o di ricettazione che risultano di particolare appeal per i consumatori, soprattutto per quelli attenti, anche per motivi di salute, ad un’alimentazione più sana.
Per il collegio giudicante, infatti, l’onere di completezza e chiarezza informativa previsto dalla normativa a tutela dei consumatori richiede che ogni messaggio rappresenti i caratteri essenziali di quanto mira a reclamizzare e sanziona la loro omissione, a fronte della enfatizzazione di taluni elementi, qualora ciò renda non chiaramente percepibile il reale contenuto ed i termini dell’offerta o del prodotto, così inducendo il consumatore, attraverso il falso convincimento del reale contenuto degli stessi, in errore, condizionandolo nell’assunzione di comportamenti economici che altrimenti non avrebbe adottato.
Grava, dunque, sul soggetto che offre un prodotto o una prestazione - aggiunge il Tar - l’onere di rendere disponibili tutte le informazioni rilevanti ai fini dell’adozione di una scelta consapevole da parte del consumatore, secondo una valutazione ex ante, che prescinde sia dall’idoneità della condotta ingannevole rispetto alle effettive competenze dei soggetti che sono specificamente venuti in contatto con l’operatore, sia dal concreto danno ad essi procurato.