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Venerdì, 17 Mag 2024

furbetto cartellinoCosta il licenziamento al lavoratore che si fa attestare la presenza sul posto di lavoro dal collega al quale aveva consegnato il suo badge.

E’ quanto emerge dall’ordinanza della Cassazione – Sezione Lavoro – n. 10239, pubblicata il 18 aprile 2023, chiamata a pronunciarsi in merito al ricorso di un dipendente avverso la sentenza della Corte di Appello di Lecce, che aveva confermato quanto deciso in precedenza dal Tribunale di Taranto.

I giudici della Suprema Corte hanno ritenuto prive di pregio le argomentazioni poste a fondamento del ricorso in quanto “è oggettivamente grave la condotta di chi in maniera truffaldina consegni ad altri il tesserino attestante la sua presenza in azienda, fecendolo timbrare per risultare presente quando ancora non aveva raggiunto il luogo di lavoro”, e hanno aggiunto che “correttamente la Corte di merito ha sottolineato l’irrilevanza in sé della durata dell’assenza ed ha evidenziato che la ripetizione della condotta, tutt’altro che episodica, ne connota la gravità e giustifica la sanzione irrogata”.

In conclusione, il ricorso è stato dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese di giustizia e al versamento dell’ulteriore importo a titolo di contributo unificato.

Rocco TrittoRocco Tritto
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