Anche l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha il suo nuovo cda. Dopo la nomina a presidente di Gualtiero Walter Ricciardi - che per poco più di un anno era stato commissario dell’ente di ricerca di viale Regina Elena - nei giorni scorsi è stata formalizzata anche la composizione del consiglio di amministrazione.
Beatrice Lorenzin, titolare del ministero della Salute con compiti di vigilanza sull’Iss, ha nominato, ai sensi dell’art. 5 dello Statuto dell’ente, l'avvocato amministrativista Enrico Lubrano, su indicazione dello stesso ministro della Salute; Adriana Caterina Maggi, farmacologa della Statale di Milano, su proposta dal Miur; il nefrologo Giuseppe Remuzzi, dell’Istituto Mario Negri di Bergamo e il dirigente medico Alessandro Cosimi, ex sindaco (Pd) di Livorno, entrambi designati dalle Regioni.
Si tratta di tre new entry e di una conferma. Cosimi, infatti, dal 2013 faceva parte del precedente cda dell’Iss, presieduto da Fabrizio Oleari, che la ministra aveva “dimissionato” a seguito dei pesanti disavanzi con i quali si erano chiusi i bilanci dell’ente relativi agli anni 2011 e 2012 (quando Olevari, però, non era presidente).
La ministra aveva adottato il drastico provvedimento ai sensi dell’art. 15, comma 1 bis del DL 6 luglio 2011 n. 98, convertito dalla L. 15 luglio 2011 n. 111, che testualmente recita:” Nei casi in cui un ente sottoposto alla vigilanza dello Stato (...) presenti una situazione di disavanzo di competenza per due esercizi consecutivi, i relativi organi, ad eccezione del Collegio dei revisori, decadono ed è nominato un commissario ...”.
Ciò ch non si è mai capito è perché analoga sorte non sia toccata al cda di altri tre enti di ricerca (Cnr, Istat e Ingv), anch’essi con bilanci rosso per due, se non addirittura per tre, esercizi consecutivi.