Giornale on-line fondato nel 2004

Sabato, 13 Dic 2025

A quasi quindici mesi dalla sentenza della Consulta, che ha ritenuto incostituzionale il blocco dei contratti pubblici che, ormai, si protrae da sette anni, la trattativa per il rinnovo continua a segnare il passo.

I motivi della sconcertante situazione di stallo sono due e ben precisi: l’assoluta carenza di risorse che il governo sembra disposto a mettere sul piatto e il rischio, tutt’altro che campato in aria, che alla fine della partita circa un milione di lavoratori si trovi con una busta paga non solo senza alcun incremento contrattuale ma addirittura alleggerita rispetto a quella odierna.

Se sul primo ostacolo, abbiamo più volte scritto che con gli stanziamenti preannunciati, anche se incrementati di qualche centinaio di milioni, il governo concederebbe aumenti medi mensili non superiori a 20/30 euro lordi; sul secondo, riteniamo di spendere qualche parola in più, visto che al danno (da mancato rinnovo del ccnl per un settennio), andrebbe ad aggiungersi una clamorosa beffa, rappresentata dalla diminuzione dello stipendio mensile.

Infatti, al nuovo contratto le parti dovranno (salvo modifiche legislative che, allo stato, non sembrano essere in calendario) necessariamente applicare le disposizioni contenute nel decreto legislativo 150 del 2009, meglio noto come “Decreto Brunetta”, in particolare, gli articoli 18 e 19.

Se l’articolo 18 vieta esplicitamente “la distribuzione in maniera indifferenziata o sulla base di automatismi di incentivi e premi collegati alla performance in assenza delle verifiche e attestazioni sui sistemi di misurazione e valutazione adottati ai sensi del presente decreto”, il 19 precisa che “il personale è distribuito in differenti livelli di performance in modo che: a) il venticinque per cento è collocato nella fascia di merito alta, alla quale corrisponde l'attribuzione del cinquanta per cento delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale; b) il cinquanta per cento è collocato nella fascia di merito intermedia, alla quale corrisponde l'attribuzione del cinquanta per cento delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale; c) il restante venticinque per cento è collocato nella fascia di merito bassa, alla quale non corrisponde l'attribuzione di alcun trattamento accessorio collegato alla performance individuale.”

Tale normativa prevede che anche ai dirigenti si applichino i medesimi criteri di compilazione della graduatoria e di attribuzione del trattamento accessorio, con riferimento alla retribuzione di risultato.

E’ del tutto evidente, dunque, che - in assenza di modifiche del “Decreto Brunetta”, che il governo ben potrebbe proporre nella imminente legge di bilancio - quando il nuovo contratto del pubblico impiego vedrà la luce, conterrà un’amara sorpresa per diverse centinaia di migliaia di dipendenti, vale a dire una riduzione degli emolumenti mensili.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

L’Opec sul petrolio gioca al ribasso

Sembra che l’Opec sia tornata al passato, ai primi anni Dieci del nuovo secolo, quando...
empty alt

UniPi celebra il bicentenario della istituzione della cattedra di Egittologia

A Pisa 200 anni fa, per la prima volta al mondo, l’Egittologia faceva il suo ingresso in un’aula...
empty alt

Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2025: il ruolo delle scienziate

Diverse donne di scienza, in epoche e discipline differenti, hanno unito ricerca e impegno per i...
empty alt

“L’ombra del corvo”, film struggente, inquietante, a tratti spaventoso

L’ombra del corvo, regia di Dylan Southern, (titolo originale The Thing with Feathers, tratto dal...
empty alt

La seconda missione dell’ivacaftor, farmaco finora attivo contro la fibrosi cistica

Nel mondo della medicina di precisione l’ivacaftor, uno dei primi farmaci approvato contro la...
empty alt

Anci e Legambiente al Governo: stanziare maggiori fondi per demolizione immobili abusivi

Come emerge dall’indicatore sull’abusivismo edilizio curato dall’Istat in collaborazione con il...
Back To Top