Lunedì scorso, il Miur ha pubblicato l’atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca per l’anno 2017.
Si tratta di un documento di due pagine e mezza, firmate dalla ministra Stefania Giannini, che individua le priorità politiche per l’anno che verrà, con le relative aree di intervento aggiornate e integrate sulla base delle finalità da perseguire.
Tra gli obiettivi elencati, non poteva mancare il riferimento al rinnovo del contratto di lavoro del personale del “sistema istruzione” che, come noto, ora – oltre al personale della Scuola – comprende anche quello dell’Università e della Ricerca. In totale, oltre un milione di addetti, le cui buste paga, al pari di quelle di tutti gli altri dipendenti del pubblico impiego, sono “inchiodate” da quasi sette anni.
Sul punto, però, il documento ministeriale si limita ad assicurare l’impegno del Miur per “Valorizzare tutto il personale che lavora nel sistema di istruzione e formazione anche attraverso lo strumento del rinnovo dei contratti nazionali”.
Tra gli impegni del Miur per il prossimo anno, anche quello di “Dare efficace attuazione alla strategia del Programma Nazionale per la Ricerca e alla programmazione comunitaria attraverso una sinergia virtuosa con Regioni e stakeholders del sistema ricerca, in particolare, con riferimento agli EPR”.