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Domenica, 05 Mag 2024

"Ogni giorno è più amaro del giorno prima. È vergognoso perdere i figli sul luogo di lavoro. Non dovevano aprire le aziende ... in attesa di capire qualcosa di più. Se i nostri figli fossero morti il 20 maggio, giorno della prima quanto inaspettata scossa, sarebbe stato davvero il destino, dopo no, dopo non si può incolpare il caso. Le loro sono state 'morti annunciate' che si potevano evitare. No, non ci fermeremo qui, andremo avanti".

Questo è quanto disse la Signora Anna al Resto del Carlino il 30 ottobre 2014. La Signora Anna è la madre di Giordano, trentenne, morto nel crollo di uno dei capannoni per il terremoto del 29 maggio 2012 nella Bassa Emiliana. Ha drammaticamente ragione: dopo la scossa precedente, quella del 20 maggio, era dovere della Commissione Grandi Rischi (Cgr) comunicare con decisione la possibilità di un'altra forte scossa a breve, più o meno nella stessa zona epicentrale.

È dovere di tutti aiutarla ad avere giustizia!

In Italia, un forte terremoto è sempre seguito da scosse altrettanto forti o, in ogni caso, da scosse che possono provocare danni e pericoli. I casi più recenti: Belice 1968, Friuli 1976, Irpinia 1980, Umbria 1997, L'Aquila 2009.

La Cgr, il 20 maggio 2012, si doveva riunire tempestivamente e dare indicazioni alla Protezione Civile. La Cgr è stata creata da Giuseppe Zamberletti, proprio per avere corrette indicazioni per la gestione del dopo terremoto. L'esigenza gli era nata quando gestì il  terremoto del Friuli del 1976. Nel '76, infatti. quando tutto sembrava finito, arrivò una seconda scossa, che rese inutile tutto il lavoro svolto fino a quel momento.

Perché il 20 maggio 2012 la Cgr non si riunì? Sono passati quasi quattro anni e ancora non è stata data alcuna risposta a questo semplicissimo quesito. Sembra che si riunì il 5 giugno, quando ormai era evidente che l'attività sismica si stava esaurendo. Successivamente, l'8 giugno, addirittura venne lanciato un allarme da parte del Presidente del Consiglio Mario Monti per un imminente terremoto disastroso nel Ferrarese. Allarme fortunatamente privo di qualunque fondamento ma che indubbiamente dimostra che il massimo potere esecutivo sarebbe stato disponibile a lanciare allarmi anche il 20 maggio, magari salvando la vita, tra gli altri, a Giordano, il figlio della Signora Anna. 

Ma nessuna giustificazione plausibile è stata ancora data per quella gravissima omissione, che ha fatto sì che tutti, già dal 20 maggio stesso, tornassero alle loro attività, dove appunto si trovavano le vittime al momento della seconda forte scossa.

In un articolo del Foglietto del 14 gennaio 2016,  ho raccontato che un membro della Cgr in una recente pubblicazione (Prevedibile/Imprevedibile, Rubbettino ed., 2015) ha scritto con dovizia di argomenti di aver previsto, già nel gennaio 2012, i terremoti del 2012, definendosi "scienziato competente".

Qualcuno mi ha fatto avere una registrazione di un intervento di questo "scienziato competente", fatta ad un Convegno del Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida il mattino del 23 novembre 2012, presso il Teatro Stabile di Potenza. Mi è giunta anche la lista dei nomi di alcuni dei presenti, ad ogni buon conto.

Sei mesi dopo i terremoti emiliani, lo "scienziato competente" fa pubblicamente le seguenti affermazioni:

"Se noi prevediamo che non venga un evento sismico … quindi diciamo alla gente  non viene l’evento essa è una previsione …. la non previsione è una previsione.
 ... un processo non lineare non si modella, faccio l'esempio della moneta, non si prevede, che dobbiamo fare? Dobbiamo contentarci delle previsioni statistiche … per il Pollino uguale, vi è un qualche percento di probabilità di accadimento di un forte terremoto è qualche percento di probabilità, come la deve interpretare un decisore?... il 2%  che venga [un forte terremoto] significa ... vorrei vedere chi andrebbe su un aereo se avesse il 2% di probabilità che l’aereo cade ...

... per l’Emilia … i terremoti del maggio 2012, in realtà noi ci siamo dovuti interessare direttamente alla cosa perché, a partire dal 2008, un gruppo di eminenti geofisici italiani, non faccio i nomi perché li recuperate in televisione facilmente, avevano proposto esattamente quella zona, come la zona di un mega serbatoio privato di stoccaggio di gas  - è vero sì - la provincia di Modena però, che evidentemente è fatta di politici che in qualche maniera usano la testa … prima di usare i collegamenti spicci … oppure di sentire da Roma quello che vi è da dire, avevano detto ma come, questi qui dicono che i terremoti non si possono prevedere ma loro prevedono che non vengano e tranquillizzavano tutti. Aspetta un attimo che nomino una commissione di VIA provinciale.  E noi in questa commissione dicemmo semplicemente che lì non si poteva fare perché lì poteva venire il terremoto, poi chi aveva ragione, se i grandi esperti o noi … è venuto il terremoto quindi vi è poco da fare".

Innanzi tutto: ho partecipato a tutte le riunioni della Cgr, dalla sua fondazione al 2011, e mai ho affermato di poter prevedere quando non si verificano i terremoti; la banalità dell'osservazione al riguardo dello "scienziato competente" dimostra il livello della sua "incompetenza". In ogni caso, gli atti del processo aquilano di primo grado, le assoluzioni con formula piena in Appello e in Cassazione dimostrano, al di là di ogni dubbio, la mia correttezza.

Per quando riguarda il parallelismo fra la sequenza sismica nel Pollino (Calabria), in atto all'epoca del convegno di Potenza, e la "paura di volare", lascio giudicare a chi legge se a gente simile può essere affidata la nostra sicurezza.

La disonestà intellettuale del "competente" emerge in tutta la sua dimensione nell'ultimo periodo. Rivara come possibile luogo di stoccaggio di gas era stato proposto dal Ministero dello Sviluppo Economico. All'INGV era stato chiesto di creare un sistema di monitoraggio per qualificarne le caratteristiche sismo tettoniche, sperando così di arrivare a una decisione definitiva vista l'ostilità di una parte considerevole della popolazione.

La richiesta all'INGV veniva oltre che dal MISE, dal Ministero dell'Ambiente e dalla Presidenza del Consiglio. Che la Bassa potesse essere luogo di scosse di quella entità era ben noto all'INGV, fortemente impegnato da sempre a far approvare la Mappa di Pericolosità Sismica per l'intero territorio nazionale, ottenendone una prima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale nel 2003!

Gli amministratori locali ne erano quindi ben informati, tanto da giudicarla troppo severa e proporne una "semplificazione" un anno prima del terremoto!

Nel mondo esistono circa 630 depositi di gas, anche in zona sismica, e nessuno di questi ha avuto problemi a causa di terremoti, come dimostra in tutta evidenza il grande stoccaggio di Minerbio, che non ha minimamente risentito delle scosse 2012, benché vicinissimo agli epicentri. 

Si è cercato di distogliere l'attenzione da pesantissime responsabilità, addirittura indicando il progetto, nemmeno esecutivo, di un deposito di gas a Rivara, come responsabile di terremoti! Si è arrivati anche a dire che la Mappa sottostimava la pericolosità sismica in Emilia! Dimostrando solo l'incompetenza e la pochezza di chi andava sbandierando simili assurdità!

Su questo torneremo, perché la sicurezza di noi cittadini non può essere affidata a persone in tutta evidenza inadeguate!

Questa triste vicenda, con le registrazioni disponibili, si arricchisce di un dettaglio molto importante: un membro del Cgr, che già a gennaio del 2012 sapeva che si sarebbero verificate forti scosse nel modenese era, all'epoca, addirittura consulente della Provincia di Modena.

E immediatamente dopo la scossa del 20 maggio non ha preso alcuna iniziativa?

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