di Biancamaria Gentili
Alla fine Clara Balsano, ordinario di Medicina interna all’Università di L’Aquila, ce l’ha fatta a diventare direttore dell’Istituto di biologia e patologia molecolari (Ibpm) del Cnr. Alla fine, sì, perché si è trattato di una lunga battaglia giudiziaria, consumatasi a colpi di ricorsi e appelli, con tanta carta bollata.
La vicenda ha avuto inizio nel 2008, allorché, a seguito di bando pubblico per la nomina a direttore dell’Ibpm, l’apposita commissione aveva proposto al cda dell’ente tre candidature, tutte donne, ritenute idonee per l’incarico.
A seguito del forfait di due delle tre prescelte, il cda non ritenne di nominare l’unica candidata rimasta, ossia la Balsano, optando per la rinnovazione della procedura. Tale decisione venne impugnata dalla stessa Balsano, con richiesta di sospensiva, dapprima dinanzi al Tar, che le dette torto, e subito dopo davanti al Consiglio di Stato, che invece le dette ragione, riconoscendo “carenza motivazionale” nell’azione amministrativa del Cnr e, successivamente, ordinando allo stesso Cnr, in sede di ottemperanza, di emanare provvedimento formale che spiegasse le ragioni della omessa nomina dell’appellante e della scelta di indire una nuova selezione.
Il cda, all’epoca presieduto da Luciano Maiani, con delibera n. 79 del 14 aprile 2010 esplicitò i motivi della mancata nomina della Balsano, precisando che il documento sulle linee strategiche di sviluppo delle attività dell’Ibpm, redatto dalla stessa Balsano, “risulta nel complesso generico e carente di un preciso ed organico piano strategico che la candidata intende realizzare”.
Inevitabile un nuovo ricorso al Tar, che il 21 ottobre 2011 lo respinge, ritenendo legittima la decisione adottata dal cda del Cnr. A stretto giro, la sentenza del Tar viene impugnata e l’11 gennaio 2012 travolta e capovolta dal Consiglio di Stato per il quale, non avendo il cda del Cnr ravvisato “concreti e specifici errori di impostazione delle linee strategiche proposte dalla candidata, tali da superare in senso contrario il previo giudizio di idoneità ...”, risultando contraddittoria e illogica la motivazione posta a base della delibera di mancata nomina, la stessa doveva essere annullata.
Nella seduta del 18 aprile 2012, il nuovo cda del Cnr, presieduto da Nicolais, preso atto dei rilievi e della sentenza del Consiglio di Stato, delibera di nominare “ora per allora” Clara Balsano direttore dell’Ibpm dal 30 luglio 2008 al 29 luglio 2013, ovviamente con effetti economici a decorrere dalla data dell’atto di conferimento dell’incarico.
Una soluzione non proprio scontata, ben potendo il cda adottare altre determinazioni.