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Sabato, 06 Lug 2024

di Flavia Scotti

Nei primi sessanta giorni di presidenza Danovaro, tre sembrano essere stati gli eventi che hanno caratterizzato la vita della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli.

Innanzitutto, gli Stati Generali del cosiddetto Embrc (European marine biological research center), che collega i centri di ricerca di sette paesi (Italia, Francia, Belgio, Olanda, Portogallo, Grecia ed Israele), tenutisi a Napoli dal 21 al 23 gennaio, con la partecipazione di oltre 80 ricercatori di tutta Europa, che avevano suscitato un certo ottimismo all’interno dell’ente, di cui ci siamo occupati con un articolo del 28 gennaio. Poi, il summit dello stesso presidente con i vertici della Biogem, guidati dall’intramontabile Ortensio Zecchino, in quel di Ariano Irpino, di cui avremo modo di occuparci in un prossimo futuro. Infine, l’incontro del 6 febbraio scorso, tra lo stesso Danovaro e il personale interessato al progetto internazionale Embrc, un'occasione che ha permesso al neo presidente di parlare concretamente di come intende affrontare questi importanti progetti internazionali.

All’inizio, a qualcuno dei presenti è parso di assistere a una sorta di flashback surreale, con Danovaro che ringrazia l’ex presidente Roberto Di Lauro, anzi sottolinea la necessità di inserire figure come la sua nella gestione scientifica dell'ente; stigmatizza la pubblicizzazione di notizie che escono dalla Stazione (e che arrivano forse al Foglietto?), invitando a fare corpo unico ... ma, dà anche l’impressione di non ricordare un altro progetto internazionale, in piedi da anni.

E poi ... giù con una narrazione da mille e una notte, con un unico momento davvero sorprendente e, per molti versi, consolante, laddove il neo presidente parla di una spesa dell'ente di circa duecentocinquantamila euro (dicasi: 250mila), per un pacchetto, chiavi in mano, di una barca con tanto di capitano, che da anni la Stazione usa e che ... si potrebbe risparmiare.

Questo, nel silenzio religioso degli astanti, alcuni dei quali non possono non essere a conoscenza del fatto ma, data la circostanza, preferiscono manifestare sorpresa. C’è mancato poco che nella sala conferenze si udisse la più classica delle espressioni di stupore: “ Ma nooo, incredibile!”. Quasi si trattasse di un vascello fantasma, del genere di quelli che popolano le saghe dei pirati ma che solo pochi ammettono di aver visto.

Chissà se dopo ulteriori approfondimenti, Danovaro non riesca a trovare il modo di risparmiare anche qualche altra non irrilevante sommetta.

Qualche spirito ipercritico presente all’evento non ha nascosto una certa delusione, perché le aspettative sono alte ma lo stesso Danovaro - che ad oggi non ha parlato con tutto il personale scientifico né ha fatto una ricognizione dei laboratori - sembra continuare a circondarsi degli stessi personaggi di fiducia dei vertici che lo hanno preceduto.

In particolare, per quanto concerne l'ambito scientifico, rumors interni riferiscono che le due sezioni di cui si doterà l'ente per la imminente riorganizzazione saranno affidate ad altrettanti fedelissimi di precedenti gestioni, con buona pace di quanti speravano in un forte rinnovamento dell'ente.

Gli stessi ipercritici ci hanno detto che, per come hanno a cuore le sorti della Stazione, sarebbero davvero felici di essere clamorosamente smentiti da Danovaro che, sempre stando alle loro impressioni, per non alterare delicati equilibri interni, sembra portato per la coabitazione, anche con un direttore che certamente non è stato da lui proposto al cda, così come richiesto dallo statuto dell’ente, ma col quale dovrà obtorto collo convivere almeno sino alla fine di giugno. Se non per tutta la durata del suo mandato quadriennale.

Per gli iperscettici, invece, la nuova presidenza sembrerebbe addirittura strizzare l’occhio alla politica e conoscere molto bene i rapporti di forza locali e nazionali, cui deve prestare attenzione forse per non calpestare piedi assai sensibili.

Comunque, chi vivrà vedrà!

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