Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 04 Lug 2024

I risultati di tre ricerche made in Italy sono destinate a migliorare la qualità della vita di milioni di ipotiroidei, che la mattina hanno un risveglio non proprio sereno, dovendo fare i conti con un farmaco, la levotiroxina in compresse,  la cui assunzione comporta delle restrizioni, che d’ora in poi saranno superate grazie alla levotiroxina liquida, che si potrà assumere assieme alla colazione.

E’ questo il risultato degli studi effettuati dal gruppo di ricerca coordinato dal professor Efisio Puxeddu, del Dipartimento di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia, pubblicato sulla rivista Endocrine, con primo nome della dottoressa Silvia Morelli.

“La ricerca – spiega Puxeddu - conferma che la formulazione liquida di levotiroxina è in grado di superare le restrizioni di assunzione proprie della formulazione in compresse. È stata dimostrata la pari efficacia terapeutica, attraverso la misurazione della concentrazione di TSH, tra la somministrazione della levotiroxina liquida durante la colazione o 10 minuti prima di colazione. La possibilità di assumere il farmaco contemporaneamente alla colazione, insieme al cappuccino o al caffè – sottolinea il ricercatore perugino - significa conservare l’usuale stile e qualità di vita del paziente fin dalle prime ore della giornata, favorendo l’aderenza del paziente alla terapia, con positive conseguenze sulla risposta clinica”.

Circa il 10% della popolazione italiana soffre di una patologia della tiroide e oltre il 3% è in terapia con levotiroxina (LT4). L’ipotiroidismo colpisce il genere femminile nell’80% dei casi, con picchi fino al 10-15% nel periodo post-menopausale. La terapia con questo ormone, la levotiroxina, è molto sensibile a tante condizioni cliniche e ad una serie di variabili che possono mettere in discussione il successo della terapia.

“La formulazione liquida della levotiroxina presenta anche altri vantaggi - continua il professore Puxeddu - la compressa, infatti, può non essere facilmente assorbita e assimilata in alcune condizioni patologiche e non patologiche. L’assorbimento dell’ormone tiroideo è legato a tante variabili come l’ingestione contemporanea di cibo, di caffè, di fibre o soia, la ridotta acidità gastrica, condizioni di malassorbimento, l’intolleranza al lattosio e assunzione di altri farmaci come inibitori di pompa protonica (PPI) e antiacidi. In questi casi, fino ad ora, l’endocrinologo poteva solo aumentare la dose di levotiroxina per garantire il raggiungimento dell’obiettivo terapeutico. Questo problema può essere risolto con la formulazione liquida che migliorando il profilo farmacocinetico dell’ormone, ne rende meno influenzabile e più stabile l’assorbimento, assicurandolo in tempi rapidi”.

I tre studi hanno coinvolto complessivamente 380 pazienti ipotiroidei, con valori stabili di TSH; di questi, 101 sono passati dalla terapia in compresse alla formulazione liquida, facendo registrare nel 66% dei casi un miglioramento statisticamente significativo della qualità della vita, secondo quanto dichiarato dagli interessati.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

All’ombra del Re dollaro crescono piccole valute

La notizia dell’ultimo aggiornamento che il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha dedicato...
empty alt

Tolve, bellezza lucana che affonda le sue radici nel terzo millennio a.C.

San Rocco è il Santo più venerato nel mondo cattolico. Nei miei viaggi per i borghi lucani la sua...
empty alt

In Adriatico sono tornate le mucillagini

In Adriatico sono tornate le mucillagini la cui composizione potei analizzare, tra primi, nel...
empty alt

Illegittimo affidare il controllo della prestazione lavorativa a un investigatore

Con ordinanza n. 17004/24, pubblicata il 20 giugno 2024, la Corte di cassazione - sezione Lavoro – ha...
empty alt

Dall’Antitrust cartellino rosso alla Figc

Dopo l'inattesa eliminazione della nazionale italiana di calcio dagli Europei, una nuova tegola si è...
empty alt

“Fremont”, film esistenzialista dalle venature surreali

Fremont, regia di Babak Jalali, con Anaita Wali Zada (Donya), Gregg Turkington (Dr. Anthony),...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top