Redazione
La scorsa settimana l'Istat ha annunciato l'aumento di 1,3% del Pil nel 2010.
Un dato oltre le più rosee previsioni e una iniezione di fiducia sul recupero dell'economia italiana che il Governo ha incassato con favore.
Ad una più attenta analisi si nota, però, che effettuando il confronto con il Pil 2009 diffuso lo scorso anno, la variazione è stata di 1,1%.
Cosa è successo nel frattempo? L'Istat ha rivisto al ribasso la stima del 2009, che quindi ha perso il 5,2% sul 2008 e non il 5%, come finora detto. La maggiore crescita del 2010 è, quindi, solo apparente.
Perplessità anche sulla pressione fiscale che, secondo l'Istat, è in diminuzione di 0,5 punti.
Nel calcolo, però, sono state considerate anche le entrate in conto capitale, che lo scorso anno beneficiarono dello scudo fiscale per il rimpatrio dei capitali detenuti all'estero. Al netto di tale voce, la pressione fiscale nel 2010 è aumentata di un decimo di punto.