Redazione
La “trasparenza”, sbandierata da Enrico Giovannini al momento del suo insediamento al vertice dell’Istat, è rimasta una mera petizione di principio.
Da quasi 4 mesi, infatti, Usi/RdB, nonostante reiterate diffide, non riesce a ottenere dati e documenti che attestino il corretto calcolo dell’indennità mensile, che, come noto, pesa non poco nella busta paga dei lavoratori.
Anziché dare riscontri chiari e esaustivi, Giovannini, per il tramite del direttore generale Giovanni Fontanarosa (prima ad interim e ora pleno iure), tergiversa, diluisce e dilaziona. In pratica, non risponde o risponde in maniera incompleta.
Da ultimo, qualche giorno fa, seguendo la collaudata prassi usata per le sanzioni ai non rispondenti ai questionari statistici (vedere Il Foglietto n. 4 /2011), Fontanarosa ha invitato il sindacato “qualora fossero necessari ulteriori chiarimenti” (peraltro già richiesti in maniera puntuale) a rivolgersi a due ignari subalterni.
Fin de non-recevoir è una tecnica non solo inaccettabile ma che spiana la strada all’azione legale.