Redazione
Con una lettera inviata al Direttore Amministrativo dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), Dott.ssa Laura Proietti, la sezione sindacale Usi/RdB-Inaf, dopo un ampio dibattito tra tutti gli iscritti, ha motivato la mancata designazione di un proprio rappresentante in seno Comitato Unico di Garanzia (Cug).
Di seguito, il testo della lettera.
“La direttiva (L. 183/2010 del 4 novembre 2010) dispone che i Comitati Pari Opportunità e i Comitati contro il Mobbing confluiscano in un unico, nuovo organismo, detto Comitato Unico di Garanzia (CUG).
Le motivazioni addotte dalla direttiva, firmata sia dal Ministro delle Pari Opportunità che dal Ministro per la P.A. e l'Innovazione, afferiscono ai soliti interventi di razionalizzazione dell'amministrazione pubblica, finalizzati all'ottimizzazione della produttività.
Nel caso specifico, viene riportato sulla direttiva che essa innova, razionalizza e rafforza competenze e funzioni dei suddetti Comitati.
In realtà, poiché "l'amministrazione è invitata a consultare preventivamente il CUG, ogni qualvolta saranno adottati atti interni nelle materie di competenza" (da par. 3.2 Compiti), il mero invito non fa che indebolire le competenze e le funzioni del CUG (la frase inoltre è infelice perché non spiega come la consultazione possa essere preventiva, se si è già in fase di adozione degli atti).
Rispetto ai Comitato Pari Opportunità, il "potere" rivestito dall'amministrazione all'interno dei CUG è decisamente superiore, visto che:
- i membri non designati da ciascuna delle organizzazioni sindacali, saranno rappresentanti dell'amministrazione (nei CPO non esistevano vincoli in tal senso);
- il Presidente del CUG, nominato dai vertici amministrativi, viene scelto esclusivamente tra i membri che appartengono all'amministrazione (anche in questo caso nei CPO non si ponevano vincoli);
- quanto alle nomine dei componenti, c'è un'ulteriore contraddizione nelle procedure richieste:
a) data la complessità dei compiti demandati al CUG, l'amministrazione, per accertare il possesso dei requisiti dei componenti, richiede la presentazione di curricula, che saranno inviati a seguito di procedura di interpello;
b) resta salva la possibilità, per le amministrazioni in cui è consolidata la prassi dell'elezione delle componenti, di nominare gli stessi attraverso tale procedura.
Significa che nel caso b) non si richiedono competenze?
Quanto ai rapporti con altri organismi, per i CUG la direttiva ritiene auspicabile una collaborazione con l'amministrazione di appartenenza (ad
esempio, con i responsabili della prevenzione e della sicurezza e/o con il medico competente).
Altre collaborazioni previste sono quelle con il Consigliere nazionale della Pari Opportunità e anche con gli OIV (Organismi Indipendenti di Valutazione) "per rafforzare, attraverso l'introduzione dei temi delle pari opportunità e del benessere lavorativo, la valutazione della
performance".
Questa estensione dei ruoli e delle competenze del Comitato, a nostro parere, lo indebolisce ulteriormente: come ci si può occupare contemporaneamente di problematiche di genere, mobbing, discriminazione, salute e sicurezza nel luogo di lavoro? E addirittura intervenire nella valutazione delle performance?
In sintesi, riteniamo che la costituzione dei CUG rappresenti un ulteriore passo indietro per la risoluzione delle problematiche legate alle pari opportunità.
Per questo motivo non intendiamo designare alcun nostro rappresentante in tale Comitato, riservandoci di portare la nostra posizione sul tema elle sedi opportune”.