di Paolo Vita
Il Servizio ispettivo di Finanza pubblica del ministero dell’Economia, ha effettuato, da ottobre 2010 a gennaio 2011, una verifica amministrativo-contabile presso l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
All’esito della meticolosa ispezione sono emerse alcune vicende davvero singolari.
Innanzitutto, è stato evidenziato che da sette anni all'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) il consulente legale chiede pareri all'Avvocatura dello Stato e si risponde da solo, in veste di avvocato dello Stato. Sembra una barzelletta ma non lo è.
Ma si tratta solo di una delle anomalie rilevate e segnalate da Mario Guida, dirigente del Servizio ispettivo e autore della relazione.
La storia comincia nel 2004 quando l'Asi conferisce, per la prima volta, un mandato di consulenza giuridica ad un avvocato.
Il primo incarico fu affidato a questo giurista con autorizzazione espressa all'Asi da parte dell'Avvocatura dello Stato. Ma nei 6 anni successivi benché questo consulente abbia continuato a prestare servizio ininterrottamente presso l'Agenzia Spaziale "non si è riscontrata nella documentazione fornita - scrive l'ispettore della Ragioneria nella sua relazione - alcuna nota autorizzatoria per gli anni successivi".
Da allora tale consulenza è stata infatti costantemente rinnovata di anno in anno avendo ad oggetto vari aspetti legali dell'attività dell'ente che vanno dal supporto al presidente, alla predisposizione della contrattualistica fino al contenzioso.
L'ultimo incarico viene dato all'avvocato, evidentemente preziosissimo per l'Agenzia Spaziale, con decreto 89/2010. Un rinnovo, l’ennesimo, di dodici mesi, con scadenza 31 luglio 2011, “al fine di garantire attività di supporto al presidente nella verifica e predisposizione dei provvedimenti di urgenza di competenza del consiglio di amministrazione".
Già questo incarico rinnovato per sette anni di seguito porta l'ispettore della Ragioneria Generale a dire che "in linea generale si fa presente che una così lunga permanenza in un incarico di consulenza si pone in contrasto con i principi generali che disciplinano i conferimenti di incarico a personale esterno alle amministrazioni".
Infatti, tali incarichi devono essere temporanei, senza considerare che tra i dipendenti dell'Asi ci sono già due avvocati.
(1-continua)