di Daniele Gardiol
Quello che Usi/RdB temeva è avvenuto. Con la modifica al Disciplinare per gli Assegni di Ricerca, del 13 ottobre, il cda dell'Inaf introduce una deroga agli importi minimi (28 mila euro) che si possono corrispondere agli Assegnisti.
Alle tipologie esistenti, con importi da 28 a 38 mila euro, se ne aggiunge un'altra, costituita dagli assegni "gravanti su progetti, contratti e finanziamenti già approvati da Inaf e da altri Enti prima dell'entrata in vigore del presente Disciplinare per i quali gli importi convenuti tra le parti risultano inferiori rispetto a quelli stabiliti".
Per tale tipologia è previsto un compenso massimo di 19367 euro. Si tratta di una palese disparità alla quale si poteva ovviare utilizzando l'overhead previsto nei suddetti progetti, contratti e finanziamenti (6% nel caso dei progetti Asi), che invece viene utilizzato per finanziare altre spese dello stesso ente.