Comunicato Usi-Ricerca
La gestione Giovannini sta mostrando, giorno dopo giorno, i suoi limiti, risultando incapace di dare applicazione a norme ordinarie poste a salvaguardia della busta paga dei lavoratori.
Giungere a marzo 2012, senza essere stata in grado di assicurare al personale l’erogazione dei rimborsi per le attività assistenziali, delle economie di salario accessorio 2009-2010 e della seconda tranche del fondo per la produttività collettiva e individuale, rappresenta la più clamorosa delle inefficienze da parte di un’amministrazione che, paradossalmente quanto demagogicamente, fa del benessere del suo personale una bandiera.
Gli organi di gestione, scelti dal presidente, si stanno mostrando non all’altezza della situazione se è vero, come è, che non si sono sentiti neppure in dovere di esplicitare a tutte le organizzazioni sindacali, ma solo ad alcune (tra le quali non figura Usi-Ricerca), che intenderebbero “differenziare la produttività individuale”.
Forse lo hanno comunicato a qualche sigla compiacente, adusa ad abbaiare alla luna e a sollevare demagogici polveroni, che fanno solo il gioco della stessa amministrazione, che non può fare alcun “furto”, trattandosi di risorse non disponibili, spettanti esclusivamente al personale.
La richiesta (di differenziare tra i lavoratori la produttività) che l’amministrazione avrebbe comunicato (dove? quando?) a qualche sindacato, se fosse confermata al tavolo della trattativa di martedì prossimo (20 marzo), troverebbe immediata risposta da Usi-Ricerca, con la conseguenza che l’amministrazione medesima dovrebbe pagare, senza indugio, il dovuto ai lavoratori.
Va ribadito con fermezza che, contrariamente a quanto sostenuto da certi demagoghi sindacali, i desiderata dell’amministrazione non hanno e non possono avere alcuna connessione con il decreto Brunetta, che sul punto non può produrre alcun effetto sino a quando permarrà il blocco delle retribuzioni introdotto dalla legge 122/2010.
Dovrebbero saperlo in tanti, anche certe sigle sindacali che hanno dato un convinto sostegno ai decreti di Brunetta e che ora, in maniera sconcertante, ne chiedono l’abrogazione.
Ancor più aberrante è la sciatteria (che danneggia i lavoratori) che l’amministrazione sta mostrando sulla erogazione dei fondi assistenziali.
Di fronte all’atteggiamento negativo di tutte le sigle sindacali (Usi, esclusa), che chiedono, nonostante i pronunciamenti contrari di tutti gli organi di controllo, maggiori risorse, guardandosi bene però dal rivendicarle in sede contenziosa, i gestori dell’Istat anziché dare applicazione provvisoria all’accordo, ai sensi dell’art. 40, comma3-ter del d.lgs. 165/2001, da ben quindici mesi hanno bloccato i rimborsi.
Stante la gravità della situazione, che deve trovare immediata soluzione, è necessario che martedì prossimo l’amministrazione si presenti al tavolo della trattativa con la delegazione titolare (presidente e direttore generale), al fine di fornire – senza intermediari di sorta – i necessari chiarimenti e recepire direttamente le risposte di Usi-Ricerca.
Se ciò non avverrà, Usi-Ricerca riferirà ai lavoratori e denuncerà nelle sedi competenti le gravi inadempienze dell’amministrazione.
L'AMMINISTRAZIONE REPLICA AL COMUNICATO USI-RICERCA
Quando vuole, l'Amministrazione Istat sa essere più veloce della luce. Infatti, a poche ore dalla diffusione del comunicato Usi-Ricerca, è giunta la replica dell'Ente.
Nel lasciare ogni commento ai lavoratori, Usi-Ricerca si limita a precisare che non è al corrente di "incontri tra il presidente e il personale" né è mai stata fino a oggi informata in ordine al mancato inserimento nella busta paga di marzo 2012 della produttività collettiva e individuale.