Redazione
L'inflazione ha rialzato la testa. Ognuno lo può sperimentare sulla propria pelle. Ma soprattutto lo dice l'Istat che ha certificato a febbraio un aumento dei prezzi del 3,3%.
Tutti sanno che è colpa dei carburanti e dei prodotti energetici che hanno fatto registrare aumenti a 2 cifre. Il gasolio, ad esempio, è aumentato in un anno del 25% e la benzina di quasi il 20%, mettendo a dura prova le tasche degli automobilisti.
Pochi, invece, conoscono i prodotti il cui prezzo è diminuito e che hanno contribuito a non far schizzare ancora più in alto l'inflazione.
Presi tutti insieme, i primi 30 prodotti "virtuosi" valgono una riduzione di 4 decimi. Ovvero, senza di essi, l'inflazione si sarebbe pericolosamente avvicinata alla soglia del 4%.
Ma quali sono? Innanzitutto i telefoni cellulari (-26%) e gli smart phone (-22%). E se chi li ha comprati ha speso di più dello scorso anno poco importa. L’Istat, infatti, per ciascuna marca, considera solo il modello che costa meno. In pratica, le scorte di magazzino. In diminuzione anche gli altri prodotti della cosiddetta elettronica di consumo.
Però, a diminuire a febbraio, nonostante la neve, è anche il prezzo di asparagi (-23%), finocchi (-21%), cocomeri (-17%) e ciliegie (-11%). Per non parlare dei servizi bancari di deposito, incasso e pagamento sui quali si risparmia il 10%.
E' quanto afferma l'Istat, che in passato ci ha già abituato ad improbabili diminuzioni dei prezzi dei quotidiani.