Redazione
All'Istituto nazionale di statistica, gli esclusi da un concorso pubblico, che hanno presentato istanza di accesso agli atti, stanno ricevendo solo fotocopie del bando (già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e su Internet) e della delibera di nomina della Commissione (anche questa già affissa all'Albo).
Il risultato è che i richiedenti non ottengono alcunché, mentre gli uffici operano a vuoto. La pubblica amministrazione è stata sempre dotata di una sorta di anello di Gige, così da poter tutto vedere senza essere vista.
Con la troppo celebrata legge 241 del 1990, si è creduto (o fatto credere?) di instaurare finalmente la "parità delle armi", riconoscendo al cittadino il diritto di accesso ai documenti amministrativi. Sennonché, ciascuna amministrazione si è ingegnata per nascondersi di nuovo.
Ogni sistema è reputato buono, anche a costo di scivolare nel burlesque, come sta ora accadendo all'Istat.