Redazione
Quanti erano convinti che Domenico Giardini il 1° marzo scorso fosse uscito definitivamente di scena dall’Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) dovranno ricredersi.
Francesco Profumo, grande estimatore di Giardini, lo scorso venerdì avrebbe deciso di nominarlo membro del cda dell’ente di via di Vigna Murata, in sostituzione di Stefano Gresta, nel frattempo diventato presidente dello stesso ente.
Gresta, era stato nominato dal ministro vigilante Profumo il 27 marzo scorso, proprio per sostituire Giardini, il quale a soli tre mesi dall’insediamento il 22 dicembre del 2011 aveva rassegnato le dimissioni, scatenando una ridda di polemiche, raccontate dal Foglietto e approdate anche sui maggiori quotidiani italiani.
Che l’uscita di scena di Giardini non fosse un addio, lo aveva sottolineato Il Foglietto che, con gli articoli del 3 e 17 aprile scorso aveva preannunciato una sua clamorosa rentrée all’Ingv, nella veste di consigliere di amministrazione.
La “profezia” aveva provocato la reazione ironica di qualche lettore.
La decisione di Profumo, non si sa fino a che punto gradita da Gresta, potrebbe essere causa di turbolenze interne al cda, perché non sarà facile dire eventualmente di no a proposte di un consigliere, che fino a qualche settimana fa era il numero uno dell’ente.