di Flavia Scotti
La Sezione controllo enti della Corte dei conti il 2 maggio scorso ha depositato la Relazione sulla gestione finanziaria dell'Ingv per gli esercizi 2008, 2009 e 2010.
L'ente - scrive la Corte - che in ambito europeo costituisce un fondamentale riferimento nel campo della geofisica e vulcanologia, anche negli esercizi considerati, ha operato nell'ambito degli obiettivi indicati nel piano triennale, tesi a sviluppare i sistemi di osservazione e le attività sperimentali, collaborando con il Miur, con il Dipartimento della Protezione Civile e con altre strutture nazionali ed europee aventi il compito di promuovere la ricerca scientifica nel settore di interesse.
In generale, dalle risultanze delle scritture contabili - precisano i giudici - è emerso che l'ente, su segnalazione della Corte, ha dovuto ovviare ad errori (causati dal programma gestionale utilizzato dall'Istituto) nella redazione dei prospetti economico-patrimoniali, che compongono il rendiconto generale dell'esercizio finanziario 2009.
Al disavanzo finanziario registrato negli esercizi 2008 e 2009 segue nel 2010 l'avanzo di euro 10.570.299,95 riconducibile essenzialmente al saldo positivo delle gestioni speciali, che si pone in controtendenza rispetto agli esercizi precedenti. Anche il conto economico - evidenzia la Relazione - che negli esercizi 2007 e 2008 presentava un consistente disavanzo, nell'ultimo biennio espone un avanzo economico (euro 4.785.324,02 nel 2009 ed euro 9.980.524,29 nel 2010).
Stando ai dati che emergono dalla predetta Relazione, sembra potersi affermare che la gestione dell'ente di via di Vigna Murata, affidata per molti anni a Enzo Boschi, si sia conclusa con risultati positivi.
Anche se nelle conclusioni, gli stessi giudici non mancano di segnalare alcune incongruenze nella relazione illustrativa del presidente e nella relazione del collegio dei revisori, nonché il ritardo nella deliberazione del rendiconto.