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Venerdì, 05 Lug 2024

Redazione

Si dice che non c’è due senza tre. Ma qui siamo ormai a quattro, già un record. Sì, perché il Cnr, ora presieduto da Luigi Nicolais, si è fatto, ancora una volta, promotore dell'ennesimo bando concorsuale “creativo”.

Dopo il tecnico di radiologia, che doveva avere il diploma di ragioniere; il tecnico esperto in campo edilizio, cui si chiedeva la maturità classica e l’operatore tecnico di VIII livello, che doveva conoscere le lingue straniere, gli “elementi di informatica ed avere una consolidata esperienza almeno annuale presso enti di ricerca in ambito tecnico-amministrativo di supporto all’attività scientifica su rendicontazioni, reportistica tecnico amministrativa di Progetti Multicentrici complessi, comprovata da attestati di partecipazione a corsi appositamente dedicati” (mamma mia! ndr), ora l’ente di piazzale Aldo Moro cerca un tecnologo a tempo determinato (un anno, prorogabile fino a 5) di supporto all’Organismo Indipendente di Valutazione della performance (bando che scade il 2 agosto 2012).

Nulla di strano, se non fosse che la selezione pubblica è riservata soltanto a quanti siano in possesso di un diploma di laurea in lettere o, in alternativa, in lingue straniere moderne.

Off limits, dunque, tutte le altre lauree, come quelle in Economia, Statistica, Sociologia, Ingegneria, Matematica che, ad occhio, sembrano essere quantomeno più idonee a poter disimpegnare le mansioni richieste.

Ma non è tutto. Oltre a una delle due lauree citate, i candidati devono possedere: 1) documentata esperienza, almeno quinquennale, presso enti di ricerca, nella gestione di progetti complessi, nella valutazione e audit di progetti anche a livello comunitario, nella conoscenza delle normative in materia di pubblica amministrazione, nella assistenza agli Organismi Indipendenti di Valutazione; 2) conoscenza della lingua inglese (da non documentare al momento della domanda); 3) specializzazione post lauream in gestione aziendale (tipo MBA); 4) documentata esperienza nel settore del mainstreaming e del bilancio di genere; 5) conoscenza della lingua italiana (solo per i cittadini stranieri), da valutarsi in sede di colloquio.

Sproporzionata, poi, appare la distribuzione dei punteggi, 90 in tutto, di cui però solo 30 per i titoli e addirittura 60 per il colloquio. Si capisce, perciò, che uno con la lingua sciolta può ribaltare qualsiasi curriculum.

Stando così le cose, ad esempio, un laureato in Economia, che ha conseguito un MBA al MIT, non ha - secondo il Cnr - i requisiti per fare domanda.

Poveri giovani! Bisogna avere grandi capacità profetiche per fare un percorso di studi come quello richiesto dal bando. Già, perché è proprio difficile pensare a uno che si laurei in Lettere o Lingue moderne e, poi, opti per una specializzazione in Gestione aziendale.

Ancora più difficile, certamente, è trovare uno che, fatto questo percorso, abbia pure alle spalle cinque anni di documentata esperienza negli enti di ricerca, compresa l’assistenza agli Organismi Indipendenti di Valutazione, che 5 anni fa neppure esistevano.

Il Cnr cerca, insomma, una professionalità che sembra veramente rara e che già i maligni dicono che è più unica che rara.

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