Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 05 Lug 2024

di Roberto Tomei

E’ proprio vero che le persone non si finisce mai di conoscerle. Per fortuna oggi ci aiutano i blog, sui quali chi vuole può divulgare anche il proprio privato, solitamente esposto con toni agiografici.

Tra i tanti siti internet, spicca per originalità quello dell’attuale presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Luigi Nicolais, noto come Gino, che si racconta come un settantenne ”volitivo, entusiasta e ottimista”, il cui motto potrebbe essere “la tempesta sotto la calma”.

Di certo, Nicolais cosa sia la quiete proprio non lo sa. “Scienziato, amministratore e nonno”, sempre aggiornato “dei più recenti studi sui nanopolimeri e compositi e delle ultime avventure dei Teletabit (forse: Teletubbies, ndr)”, ama viaggiare instancabilmente per il mondo.

Invidiato da tutti gli altri passeggeri, Nicolais è capace di dormire per tredici ore di fila. Per capirci, sale sull’aereo a Capodichino e si sveglia a Melbourne. Praticamente – sono parole sue – cade in catalessi, con profonda meraviglia, e forse preoccupazione, anche delle stesse hostess.

Terra di elezione, gli Stati Uniti d’America, che lo accolse giovane borsista, ma Paese subito dimostratosi ingrato perché il neolaureato “appena sbarcato a Saint Louis … fu derubato di auto e bagagli”.

Nicolais non è, comunque, tra quelli che si perdono d’animo e dagli Stati Uniti confessa di avere appreso molto: non solo Bloody Mary e Ginger Ale, bevanda quest’ultima con la quale si rilassa in aereo, una volta spento il telefonino, ma soprattutto tanto pragmatismo. Lo stesso che lo rende particolarmente efficace nei rapporti con i numerosi gruppi di lavoro attivi sui progetti di ricerca nei quali è coinvolto.

Con i componenti di tali gruppi, egli “si sente amico, tutore, padre e leader”. E qui Nicolais rivela il suo segreto: il collante di tutti i nicolaisiani è il peperoncino, simbolo, obiettivo e motore di ogni gruppo.

Nicolais non cerca la rosa nera, la maglia rosa, la velocità o il brivido delle altezze. Cerca quello che chiama, forse con un po’ di enfasi, “peperongino”, che sgorga tra i vasetti e le piantine del giardino di Ercolano, alle pendici del Vesuvio, luogo dell’anima, insieme a Palinuro, località dove fino a qualche tempo fa, quando era più libero dagli impegni pubblici, era facile incontrarlo su una tavola di windsurf o più tranquillamente a passeggio per le viuzze del paese. Ma sempre “incuriosito e attento al nuovo”.

Parliamoci chiaro: il “peperongino, mistura esplosiva di capsaicina raccolta in raffinate confezioni di cui fa dono agli amici”, non viene fuori dal nulla ma è l’esito di un lavoro di laboratorio in cui Nicolais è coadiuvato dalla moglie e dalle di lei amiche. Anche il packaging è tutt’altro che estemporaneo in quanto frutto di studiato design.

Altre passioni dello scienziato Nicolais nei momenti di relax sono il barbecue e le carni. Assai rinomato è “il mitico agnello alla fricassea”, che Nicolais prepara e serve per il giorno di S. Stefano a tutta la famiglia allargata. Grande è il disappunto per non poter ripetere il rito anche a Ferragosto in quel di Palinuro, perché, si sa, gli impegni estivi non sempre permettono di riunire tutti.

L’ultima passione dichiarata di Nicolais è l’amore sfegatato per la sua mitica (come l’agnello alla fricassea) “Mont Blanc Meisterstuck”. Di penne, confessa di averne tante – da tavolo e da taschino, di ogni fattura, forma e pregio – comprese altre dello stesso modello. Doppioni che non disdegna, ma il suo vero amore è sempre la prima.

Sono parole sue: “Guai a chi usa quella! E’ come il mitico n. 1 di Paperon dei Paperoni. Il nichelino con cui è iniziata la storia”.

Dopo quanto abbiamo letto e raccontato, appare davvero arduo credergli quando scrive “Gino Nicolais … uno di noi”, come si legge nella home page del suo blog.

A chi non piacerebbe essere come lui!?! Solo che chi ce la fa a stargli dietro.

empty alt

All’ombra del Re dollaro crescono piccole valute

La notizia dell’ultimo aggiornamento che il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha dedicato...
empty alt

Tolve, bellezza lucana che affonda le sue radici nel terzo millennio a.C.

San Rocco è il Santo più venerato nel mondo cattolico. Nei miei viaggi per i borghi lucani la sua...
empty alt

In Adriatico sono tornate le mucillagini

In Adriatico sono tornate le mucillagini la cui composizione potei analizzare, tra primi, nel...
empty alt

Illegittimo affidare il controllo della prestazione lavorativa a un investigatore

Con ordinanza n. 17004/24, pubblicata il 20 giugno 2024, la Corte di cassazione - sezione Lavoro – ha...
empty alt

Dall’Antitrust cartellino rosso alla Figc

Dopo l'inattesa eliminazione della nazionale italiana di calcio dagli Europei, una nuova tegola si è...
empty alt

“Fremont”, film esistenzialista dalle venature surreali

Fremont, regia di Babak Jalali, con Anaita Wali Zada (Donya), Gregg Turkington (Dr. Anthony),...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top