di Flavia Scotti
Lo scorrimento delle graduatorie al Cra, per l’assunzione di 62 ricercatori, siccome autorizzato dalla Presidenza del consiglio dei ministri, rischia di scatenare una battaglia giudiziaria.
La preannunciata decisione dell’ente di attingere dalle graduatorie del 2010 ha provocato la reazione degli idonei di precedenti concorsi, sempre per ricercatore, definiti nel 2006 e i cui esiti sono tuttora validi e, quindi, utilizzabili.
Si ha notizia che già alcuni idonei 2006 al profilo di ricercatore si sono rivolti agli avvocati, per chiedere la tutela delle proprie ragioni.
Poiché le due graduatorie (del 2006 e del 2010) sono del tutto equivalenti, gli istanti, forti di alcune pronunce della giustizia amministrativa, chiedono che il criterio da privilegiare, appunto nel caso di scorrimento di graduatorie, sia quello cronologico in base al principio “prior in tempore potior in iure” che, in presenza di più graduatorie valide, impone di attingere a quella più risalente.
Se l’ente non dovesse accogliere le loro richieste, è facile prevedere che della questione finiranno per occuparsi i tribunali.