di Roberto Tomei
E’ ufficiale. Da oggi il direttore generale dell’Ingv, Massimo Ghilardi, non può più contare sulle prestazioni lavorative di una dipendente che lo scorso anno il presidente Stefano Gresta in persona, con una nota del 26 luglio 2012, aveva chiesto e ottenuto, con la formula del comando per un anno, rinnovabile, dal Miur, in quanto “individuata come la risorsa più idonea ad affiancare e supportare la direzione generale … nella gestione amministrativa, avendo allo stato (l’Ingv, ndr) carenza di professionalità pertinenti a tale ruolo”.
Infatti, la risorsa “esterna”, scovata al Miur da qualche impareggiabile talent scout dell’ente di via di Vigna Murata, diventata operativa il 3 settembre 2012, con un onere annuale a carico dell’ente di 44.066 euro, come attestato dal bilancio di previsione per il 2013, inopinatamente ha chiesto la revoca del comando con una nota del 16 luglio 2013 (assunta a prot. n. 9970), a decorrere dalla medesima data, come leggesi nel decreto congiunto, a firma del presidente dell’Ingv e del direttore generale delle risorse umane del Miur, che incredibile dictu et auditu, però, reca la data del 20 giugno 2013 (sic!).
Se non si tratta di errore materiale, ce n’è abbastanza – a detta dei soliti maligni - per sperare che a Vigna Murata si stia per imboccare la strada giusta per la previsione anche degli eventi sismici.
Allo stato, le motivazioni che hanno portato la segretaria a tornare anticipatamente al Miur, non sono note, ma i dati certi sono due.
Da un lato, è incontrovertibile che le finanze dell’Ingv non dovranno più farsi carico degli emolumenti spettanti alla segretaria “esterna”; dall’altro, è innegabile che un nuovo talent scout, forse più sagace del precedente, è riuscito, in men che non si dica, a individuare un’altra risorsa e questa volta “interna”, dunque senza oneri aggiuntivi per le casse della Vulcanologia italiana, anch’essa in grado di “affiancare e supportare la direzione generale … nella gestione amministrativa”.
Una buona notizia, non c’è che dire. Peccato, però, che tale risorsa “interna”, a quanto risulta al Foglietto – che, come molti lettori ricorderanno, alla vicenda ha dedicato due articoli, il primo in data 30 aprile 2013 e il secondo lo scorso 11 giugno – era già presente e operante in via di Vigna Murata addirittura dal 2004.
E’ proprio vero che spesso non si riesce a dare il giusto valore a quello che si possiede. Ma meglio tardi che mai.