di Ivan Duca
Da giovedì scorso, 11 luglio, Manuela Arata, 57 anni il prossimo 5 ottobre, Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, non è più dirigente di ricerca a tempo determinato del Cnr.
Per volontarie dimissioni, infatti, ha interrotto dopo quasi otto anni il rapporto con l’ente di piazzale Aldo Moro, per dedicarsi a tempo pieno sia all’incarico presso l’Ue che alla presidenza dell’Associazione Festival della Scienza, organismo nato il 18 marzo 2003 per iniziativa dell’Istituto nazionale di fisica della materia (Infm) e della Società Codice idee per la Cultura s.r.l. , con “l’obiettivo di avvicinare il pubblico ai grandi temi della scienza e della tecnologia”.
L’Associazione oggi può contare su soci di tutto rispetto, come Cnr, Asi, Infn, Inaf, Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova, Confindustria di Genova, Costa Edutainment, Università degli Studi e Sviluppo Genova.
All’inizio del 2009, stando alle fonti Cnr, l’Associazione dichiarava un patrimonio di 45mila euro, che rappresentava l’1,5% del fatturato medio degli ultimi tre anni, che ammontava, quindi, a circa 3 milioni annui.
Risulta al Foglietto che il cda del Cnr, nella seduta del 5 giugno scorso, ha deciso di ridefinire i rapporti in essere con l’Associazione, già regolati da un accordo del 2006, impegnandosi, con una nuova convenzione, sia a “concorrere alla realizzazione del Festival della Scienza, anche attraverso il coinvolgimento progettuale e operativo dell’Ufficio Comunicazione e Urp, nei limiti di un impegno complessivo, riferito a valorizzazione mesi/uomo, attrezzature e spazi, non superiore a 250 mila euro annui”, sia “a sostenere la realizzazione delle iniziative del Festival della Scienza con un contributo annuo di importo pari a 100 mila euro … “.
Con l’addio della Arata al Cnr, se a trarne vantaggio sarà sicuramente l’Associazione, la stessa cosa non potrà dirsi per quanti attendono, non senza impazienza, di conoscere lo stato di salute della ricerca in Italia, che la stessa Arata annualmente monitorava con una iniziativa ad hoc, denominata CoMe Va … la Ricerca, alla quale Il Foglietto ha dedicato numerosi articoli, l’ultimo dei quali l’11 settembre del 2012.
Ci mancherà.