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Sabato, 06 Lug 2024

di Roberto Tomei

Il conto alla rovescia per il nuovo presidente della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli è durato parecchio, se è vero, come è, che a due mesi dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande da parte dei candidati all’ambita poltrona, il comitato incaricato di individuare cinque nomi di pretendenti da trasmettere alla titolare del Miur, Maria Chiara Carrozza, si riunirà per la prima volta domani.

Il Foglietto, che ha dato la notizia la scorsa settimana, è ora in grado anche di anticipare alcuni dei nomi che il comitato coordinato da Fabio Beltram si troverà nella lista degli aspiranti.

Sicuramente non troverà i nomi né di Clara Balsano, direttore dell’Ibpm-Cnr e Ordinario di Medicina interna all'Università di L'Aquila, né di Lucio Annunziato, Ordinario di Farmacologia presso l’Università di Napoli. Entrambi, assieme a Enrico Alleva, Roberto Di lauro e Lorenzini Rodolfo Nello, a settembre 2011 facevano parte della cinquina, individuata dal Comitato Salamini, dalla quale l’allora ministro Gelmini scelse Alleva, e che ora si sono tirati fuori dalla partita.

Non ci sarà neppure il nome di Tommaso Russo, altro Odinario dell’Università di Napoli, che per molte settimane i rumors provenienti dalla storica sede dell’ente di ricerca indicavano come possibile presidente.

Di sicuro, invece, il comitato Beltram dovrà valutare il curriculum di due tra quelli che sembrano i più accreditati scienziati a succedere ad Enrico Alleva, dirigente di ricerca dell’Istituto superiore di sanità, che a distanza di poco più di un anno dall’insediamento, rimise il mandato e venne rimpiazzato, a interim, da Silvano Focardi, membro del cda designato dalla comunità scientifica, già Rettore dell'Università di Siena, del quale Il Foglietto si è occupato di recente.

Il primo dei due papabili è Roberto Danovaro, 47 anni, genovese di nascita, madre napoletana, professore di Biologia ed ecologia marina presso l'Università politecnica delle Marche, dal 2005 direttore del Dipartimento di vita e scienze ambientali, nonché presidente della Società Italiana di Ecologia.

L’altro è, invece, Alberto Luini, dirigente di ricerca del Cnr, in forza all’Istituto di biochimica delle proteine di Napoli e impegnato in progetti di ricerca presso il Tigem – Istituto Telethon di genetica e medicina – sempre con sede nel capoluogo campano.

Luini, sentito dal Foglietto, non ha né smentito né confermato la sua candidatura, insistendo nel dire, forse per motivi scaramantici, che trattasi “di un dato confidenziale”.

Le predette candidature, che al momento appaiono le più autorevoli, sembrano rispecchiare le due anime che da tempo aleggiano alla Stazione Zoologica: quella rigorosamente ispirata alla Biologia marina, che è poi l’originario fine istituzionale dell’ente di ricerca della Villa Comunale, il cui Acquario è dal 1874 uno dei simboli della città di Napoli, e quella che, invece, vorrebbe indirizzare l’ente verso discipline scientifiche come Biologia e genetica molecolare, rinsaldando i legami che, per il vero già esistono, con altre istituzioni come Biogem, società consortile costituita da Cnr, Stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università degli Studi del Sannio, Casa Sollievo della Sofferenza, Fondazione Neuromed, SDN - Istituto di Ricerca Diagnostica e Nucleare, e Ceinge, altra società consortile senza scopo di lucro, che si occupa di biotecnologie avanzate e delle sue possibili applicazioni,  costituita nel 1983, e che ha tra i suoi soci la Regione Campania (attraverso l'Ente Funzionale per l'Innovazione e lo Sviluppo Regionale - E.F.I. S.p.A.), l'Università degli Studi di Napoli e il Comune di Napoli.

Appare indubitabile, dunque, che a tifare per Luini ci sia un parterre di scienziati di tutto rispetto mentre dalla parte di Danovaro, oltre che la scienza, c’è la storia, il presente e il futuro della Stazione Zoologica che, al momento della scelta da parte del comitato Beltram, prima, e del ministro Carrozza, dopo, non potranno essere sottovalutati, a meno che non sia stata già decisa una sorta di radicale mutazione genetica dell’Anton Dhorn, che nel campo della biologia marina è tra i primi dieci centri al mondo, mentre in quello della biologia molecolare non figura neppure tra i primi cento.

Intanto, in attesa dell'arrivo del nuovo organo di vertice, da segnalare che Marco Cinquegrani, primo tecnologo del Cnr, già capo della segreteria tecnica del ministro della Funzione Pubblica, Luigi Nicolais (attuale presidente del Cnr), nominato direttore generale della Stazione Zoologica dal 1° gennaio 2009 con provvedimento dell'allora presidente Roberto Di Lauro, ha incassato il 13 novembre, con largo anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato fissata al 31 dicembre prossimo, una proroga dell’incarico fino al 30 giugno 2014, con la seguente motivazione: “Tenuto conto che a tutt’oggi non risulta ancora conclusa la procedura di nomina del Presidente”.

Ecco, appunto.

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