di Flavia Scotti
Roberto Danovaro, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, si era già presentato ai sindacati che contano, ai quali, tra l’altro, aveva anche consegnato qualche proposta, in particolare sul regolamento per il calcolo e il riparto delle risorse derivanti dalle attività conto terzi, da distribuire tra il personale coinvolto.
Tale documento non era però giunto a Usi-Ricerca, con il quale il presidente Danovaro non era riuscito a fissare una data per l’incontro, che tenesse conto degli impegni già assunti dalle parti,
Finalmente, giovedì 20 febbraio, il primo incontro c’è stato, mentre per le altre sigle si è trattato del secondo.
Dopo questo preambolo, occorre dire che l’incontro con il sindacato Usi-Ricerca - per l’occasione, rappresentato da Ivan Duca, della segreteria nazionale, e da Gaetano Aloe, quale coordinatore locale - che da diversi mesi attraverso Il Foglietto sta dedicando particolare attenzione alle vicende dell’ente di ricerca partenopeo, deve essere risultato abbastanza interessante per il presidente Danovaro, se non altro perché gli ha permesso di venire a conoscenza di fatti documentali di cui, evidentemente, nessuno, ma proprio nessuno aveva ritenuto di renderlo edotto.
Ci riferiamo a un precedente accordo datato 19 giugno 2002, proprio sul conto terzi, che il sindacato di vicolo del Buon Consiglio aveva solitariamente condotto in porto con gli allora vertici dell'ente, Giorgio Bernardi e Lucio Cariello, facendo arrivare nelle tasche dei lavoratori della Stazione la modica cifra di 16.650 euro, pari al 30% dei ricavi netti.
Da allora, ci sarebbe stato un inquietante black out, nel senso che dai contratti con prestazioni conto terzi non sarebbero più derivati ricavi netti, neppure di un centesimo. Per una verifica di ciò, Usi-Ricerca, nel corso dell’incontro, ha chiesto al presidente l’elenco di tutti i contratti in essere nell’ultimo quinquennio, con la relativa rendicontazione, da fornire in forma analitica.
Danovaro si è impegnato a dare pieno accoglimento alla richiesta del sindacato, oltre a registrare alcuni importanti elementi di riflessione certamente utili nella stesura della una nuova bozza di regolamento per la distribuzione del conto-terzi, che Usi-Ricerca si riserverà di analizzare una volta ricevuta.
Non ci risulta, da qualche resoconto fatto circolare tra i dipendenti della Stazione, che altre sigle sindacali abbiano avanzato analoga richiesta.
Sugli altri punti all’odg, dopo aver rassicurato sul pagamento a marzo della produttività 2013, Danovaro è apparso cauto, riservandosi di far conoscere a breve le proposte dell’ente.
Usi-Ricerca, relativamente alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, ha richiamato l’attenzione dell’ente sulla obbligatorietà di dare attuazione allo scorrimento di graduatorie ancora valide.
Infine, il sindacato, dopo aver chiesto chiarezza sull'affidamento di incarichi di consulenza retribuiti, che mal si conciliano con lo stato di crisi occupazionale in cui versa l'ente, e sulla salvaguardia di importanti attività scientifiche, ha sollecitato il presidente a procedere rapidamente alla nomina di un direttore generale pleno jure, ponendo fine all’incarico ad interim, che, come molti ricorderanno, era stato deliberato dal cda a novembre scorso, sul presupposto che l’ente era privo di presidente, al quale per statuto compete il conferimento dell’incarico, a seguito di deliberazione dello stesso cda. Venuto meno tale presupposto da oltre due mesi, appare davvero incomprensibile il perdurare della gestione interinale della direzione generale, organo a dir poco determinante per la vita della Stazione zoologica.