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Sabato, 06 Lug 2024

Con una nuova convenzione, nel 2011 il Cnr e la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio (Ftgm) cercano di rimediare alle lacune della convenzione stipulata nel 2008, anche al fine di consentire il pagamento al personale dell’Istituto di fisiologia clinica (Ifc) delle spettanze dovute per le attività di servizio in favore di terzi (prestazioni sanitarie e diagnostiche) svolte dal 2007.

Inoltre, nell'atto le parti decidono di prevedere la possibilità che non più di 15 dipendenti dell’Ifc-Cnr possano esercitare la propria attività esclusivamente per la Ftgm in posizione di comando. Per un numero maggiore di dipendenti, il comando non è possibile a causa dei rilievi mossi dai revisori dei conti, atteso che gli oneri stipendiali rimanevano a carico del Cnr.

Il restante personale Ifc-Cnr, che pure aveva accumulato un patrimonio unico di professionalità e tanto aveva contribuito negli anni alla crescita dell'Istituto, veniva confinato in una sorta di limbo. A tutt' oggi questo personale (oltre 30 persone) non avrebbe ricevuto (a differenza del personale medico) le spettanze per le attività di servizio effettuate dal 1° novembre 2007 al 30 giugno 2011 in favore di terzi per conto di Fgtm.

Tali spettanze sarebbero state versate al Cnr dalla Fgtm, ma l’ente di piazzale Aldo Moro non le avrebbe erogate agli interessati, nonostante le ripetute sollecitazioni anche da parte di studi legali.

Nessuno dice (tantomeno scrive) al personale che le spettanze tanto richieste non possono essere liquidate perché derivanti da attività sanitarie effettuate da un soggetto diverso dal datore di lavoro.

Infatti, le prestazioni diagnostiche e sanitarie sono state effettuate (e rimborsate dal Servizio sanitario regionale o pagate dagli utenti) dalla Fgtm non dal Cnr.

Quanto ai possibili 15 comandi di personale dal Cnr alla Ftgm, per i quali lo stesso Cnr avrebbe continuato a farsi carico degli oneri stipendiali, la soluzione veniva accettata solo da 7 dipendenti, mentre veniva contestata dagli altri che, attraverso i loro legali, sostenevano che non era possibile sottoscrivere un contratto a tempo pieno con un altro datore di lavoro solo per avere l'accesso alla ricerca clinica intramurale.

Tale attività di ricerca, del tutto ordinaria per un istituto del Cnr, garantita fino al 31 ottobre del 2007, dal giorno successivo diventava qualcosa di straordinario, se non eccezionale, al punto da potersi svolgere attraverso convenzioni di difficile applicazione.

La convenzione del 2011, pertanto, è rimasta praticamente disapplicata. Eppure, la delibera del cda del Cnr del 16 giugno 2011 ne imponeva la verifica a 6 mesi dalla firma.

A ciò si aggiunge che nell'estate del 2013, il Cnr paventa l'ipotesi di un trasferimento definitivo, attraverso lo strumento della mobilità verso la Ftgm, del personale già in posizione di comando presso la stessa. Trasferimento ad oggi non ancora avvenuto.

A questo punto, in tanti si chiedono quale sia il futuro della convenzione del 2011 e che cosa resti dell'iniziale adesione del Cnr all'idea fondante della Ftgm.

Di certo, eccellenze clinico-scientifiche costruite al Cnr in decenni di lavoro sono scomparse dalla sanità pubblica: decine di unità personale tecnico Ifc-Cnr sono fuori dalla convenzione; 8 medici eccellenti (e in qualche caso eccezionali) nei rispettivi campi di attività (dalla cardioradiologia alla cardiologia interventistica, dalla diagnostica per immagini alla terapia intensiva) volontariamente si allontanano dalla clinica perché il contratto proposto li avrebbe costretti a svolgere un lavoro a tempo pieno, incompatibile con l'attività scientifica di qualità; i 7 assegnati alla Ftgm hanno il comando in scadenza, e non si sa se e per quanto sarà rinnovato.

Sembra proprio che i fatti non stiano dando ragione a chi, nell'ottobre del 2007, quando nasceva la Ftgm, sosteneva "che non cambierà nulla".

Intanto, è stato preannunciato dal governatore della Regione Toscana un nuovo intervento (il terzo in 8 anni) sullo Statuto della Ftgm, preordinato a trasformarla in Azienda Ospedaliero-Universitaria con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. (3 – continua)

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