Dura ormai da quattro anni la solitaria battaglia di Usi-Ricerca per contrastare la decisione dell’amministrazione e dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Anpri, di utilizzare il fondo per le attività assistenziali per pagare il premio di una polizza sanitaria, già aggiudicata a una compagnia assicurativa, ma non ancora sottoscritta.
Alla fine, il fronte della polizza ha dovuto, anche se parzialmente, cedere su una richiesta di Usi-Ricerca, che dall’inizio aveva preteso un referendum tra i lavoratori, prima di dare applicazione all’art. 52 del ccnl 1994-1997 che, invece, allo stato, risulta clamorosamente violato dal Cnr.
Per mesi e mesi, l’amministrazione è stata irremovibile sulla decisione di non indire alcuna consultazione tra il personale che, per converso, previo smantellamento dell’attuale sistema di erogazione dei sussidi, sarebbe stato d’ufficio destinatario della polizza stessa, senza alcuna manifestazione di volontà, come accade nei paesi a democrazia molto limitata.
Di fronte alla instancabile azione di Usi-Ricerca, sostenuta dal Foglietto e da tantissimi lavoratori, che nel 2010, con un sondaggio on line, si erano espressi in maniera massiccia contro l’ipotesi polizza (2.969 rispondenti, di cui 2.822, il 95% contrari alla polizza e 147, il 5%, favorevoli), una concessione l’amministrazione l’ha dovuta fare. Non si tratta di un referendum ma di qualcosa che, comunque, potrà produrre i medesimi effetti.
Dalla circolare n. 20/2014 diffusa dalla direzione generale dell’ente lo scorso venerdì, si apprende, infatti, che i lavoratori del Cnr, entro 30 giorni, potranno esprimere non la propria adesione alla polizza, bensì la loro contrarietà, con un farraginoso sistema telematico, che sembra fatto apposta per scoraggiare chi vuole dire NO alla polizza. A chi ha in mente di non risponderà, facciamo presente che sarà “polizzato” d’ufficio, ma, al contempo, consigliamo di leggere con molta attenzione le condizioni della polizza contenute nel capitolato tecnico, allegato alla circolare stessa.
Sia come sia, il risultato ottenuto da Usi-Ricerca è di grande valenza democratica e offre al personale la possibilità di archiviare per sempre una iniziativa che, se attuata, nella migliore delle ipotesi restituirebbe ai lavoratori il 75% del premio pagato dall’ente, atteso che il restante 25% rappresenterebbe l’utile per l’impresa di assicurazioni, come si evince chiaramente da quanto indicato nella sezione D “decorrenza della copertura assicurativa” del capitolato tecnico (pag.16).
Chi scrive, come risulta dall’allegato documento, è stato tra i primi a dire NO alla polizza sanitaria.
Se almeno il 60/70% del personale farà altrettanto, l’operazione diventerà non più sostenibile e tutto tornerà come prima.
Potrà riprendere la erogazione dei sussidi per le spese sostenute non solo dai dipendenti ma anche dai loro familiari che, invece, per usufruire della stipulanda polizza sanitaria dovrebbero farsi carico di un premio aggiuntivo.
Dicendo NO alla polizza sanitaria, si difende la busta paga e si sconfiggono i nemici della democrazia, abituati ad operare in nome e per conto dei lavoratori, ma senza il consenso degli stessi.
Usi-Ricerca, da parte sua, ha già comunicato formalmente all’ente la propria posizione.
I principali articoli del Foglietto della Ricerca sul tema:
03/10/2010 - Il Cnr, sempre più lento e farraginoso, si ripresenta al tavolo della trattativa
12/11/2010 - Cnr, addio ai benefici per le spese sanitarie
16/11/2010 - Il caso Cnr. La ricerca pubblica incentiva la sanità privata
23/11/2010 - Il risultato del sondaggio sulla polizza Cnr
11/07/2011 - Cnr. Molti lavoratori non riceveranno i sussidi sanitari
21/02/2012 - Tutti pronti al Cnr per la polizza sanitaria
11/12/2012 - Per Natale, nel pacco regalo del Cnr ai dipendenti, rispunta la polizza sanitaria
20/02/2014 - Informativa Cnr sulla polizza sanitaria
04/03/2014 - Cnr & polizza sanitaria. Sindacati confusi e confusionari
25/06/2014 - Al Cnr arriva la polizza sanitaria contra legem. Ma Nicolais lo sa?
26/06/2014 - Polizza sanitaria Cnr: lettera aperta al personale dell'ente