Nei quasi novant’anni di vita dell’Istat, non era mai accaduto che in occasione della designazione da parte del governo del presidente dell’ente si scatenasse una vera e propria bagarre tra contrari e favorevoli al candidato scelto dall’esecutivo.
E’ accaduto nei giorni scorsi per Giorgio Alleva, che Matteo Renzi aveva designato al vertice dell’ente di via Balbo il 13 giugno.
Mercoledì della scorsa settimana, dopo aver ottenuto, siccome previsto dalla legge, il voto favorevole dei due terzi della commissione affari costituzionali del Senato, Giorgio Alleva, ordinario di Statistica alla Facoltà di Economia della Sapienza, è stato fatto oggetto di un inopinato quanto sgradevole attacco da parte di una quarantina di economisti, che ne hanno contestato la nomina al vertice dell’Istat, asserendo l'insufficienza dei suoi titoli.
Di tale iniziativa sono stati tanto doverosamente quanto dettagliatamente informati i nostri lettori, con un comunicato di Usi-Ricerca dal titolo “Istat, 46 ‘guardiani’ della statistica contestano la nomina di Alleva al vertice dell’ente”.
La reazione dei sostenitori del presidente designato alla guida dell’Istat non si è fatta attendere ed è giunta, nel pomeriggio di ieri, con alcune lettere, di cui hanno dato notizia le agenzie di stampa, nella quali si legge che la designazione di Alleva è "un'ottima scelta" perché "possiede competenze e ha maturato esperienze indispensabili per condurre l'Istituto con rigore scientifico, con una visione ampia e con qualità organizzativa".
Le missive recano la firma anche di alcuni “veterani” ultrasettantenni della statistica italiana, come gli ex presidenti dell’Istat Guido Mario Rey, Alberto Zuliani e Luigi Biggeri, oltre all'ex Rettore della Sapienza, Renato Guarini, al presidente in carica del Censis, Giuseppe De Rita, e ad ex docenti come Giorgio Marbach, Massimo Livi Bacci, Marcello De Cecco, Marzio Barbagli e Antonio Pedone.
Staremo a vedere come questo scontro - apparentemente generazionale, ma in realtà di potere, combattuto senza esclusioni di colpi e di teorie sui metodi di valutazione - andrà a finire.
L’appuntamento è per domani, quando la commissione affari costituzionali della Camera, chiamata a votare sul nome di Alleva, scriverà la parola fine su una vicenda davvero poco edificante.
AGGIORNAMENTO
Con 38 voti a favore e 8 contrari, Giorgio Alleva ha ottenuto disco verde anche dalla Commissione Affari costituzionali della Camera, dopo averlo ottenuto in precedenza dal Senato.
A sedici mesi dalla dimissioni di Enrico Giovannini, l'Istat ha di nuovo un presidente pleno jure.