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Sabato, 06 Lug 2024

Mancavano solo loro, adesso l’allegra brigata è al completo. Come se non bastasse, martedì 14 ottobre, mentre all’Ingv regnava il caos, con una convocazione del CdA rimandata a data da destinarsi, e a poche ore dall’incontro del Capo di Gabinetto del Miur con i componenti dello stesso CdA e del Collegio dei Revisori dei Conti, i Direttori di Struttura e di Sezione dell’Ingv, con una punta d’orgoglio e un tempismo a dir poco sconvolgente, inviano una comunicazione a tutto il personale, con la quale fanno presente che “i direttori di Struttura e di Sezione, in ogni passaggio relativo al delicato processo riguardante l'assunzione di 200 unità di personale, hanno sempre risposto nei tempi richiesti. Ciascuno ha fornito, secondo il proprio ruolo, i contributi necessari e ha partecipato con spirito positivo a ogni fase dei lavori che li abbia visti coinvolti, separatamente o in gruppo, interagendo serenamente e costruttivamente nella dovuta ottemperanza della legge“.

I Direttori di ogni ordine e grado dell’Ingv, con la loro mail, affermando di aver “sempre risposto nei tempi richiesti” …in ogni passaggio relativo al delicato processo riguardante l'assunzione di 200 unità di personale”, inevitabilmente mettono in dubbio le dichiarazioni fatte dal Dg nella sua lettera di chiarimenti inviata il 3 ottobre 2014 a tutti i dipendenti.

Nella sua lettera, il Dg, infatti, fa esplicito riferimento “ai ritardi nelle risposte dell’Ingv”, che hanno causato degli “ingorghi e pericolose sovrapposizioni”, evidenziando che uno dei principali ritardi sia da imputare ai Direttori di Strutture e Sezione che, dopo lunghe ed infruttuose trattative, non sono riusciti a trovare la quadratura per effettuare i tagli di personale, rispetto alle eccessive richieste da loro avanzate.

La presa di posizione dei Direttori, ci lascia basiti. Hanno condiviso fino ad oggi l’operato del Dg, sono andati tutti insieme appassionatamente in trasferta a Grottaferrata per discutere dell’Ingv 2.0, sono stati ben felici di partecipare ai corsi di management, alle sedute di consulenza psicologica e ai corsi di comunicazione appositamente ritagliati per loro dallo stesso Dg che, senza badare a spese e senza un capitolo certo, pur di far partire il progetto Ingv 2.0, ancora una volta si è assunto per loro tutta la responsabilità.

Nessuna gratitudine e nessun grazie al loro Dg, che tanto si è speso per formarli e preparali al meglio per il loro compito di Direttori. Come si dice in terra di Sicilia, cu di 'n sceccu ni fa un mulu u primu cauciu e' do so'.

Appena chiamati in causa, subito sottolineano la bontà del loro operato, escludono ogni loro responsabilità sui ritardi e gli ingorghi e, di fatto, sconfessano il Dg.

Quindi è chiaro che o i Direttori di Struttura e di Sezione hanno continuamente litigato tra loro senza trovare la “quadratura” sul piano assunzionale e sul futuro assetto dell’Ente o il Direttore Generale non è mai stato presente ai loro incontri, o ne è stato da parte di tutti volutamente tenuto all’oscuro.

A confermare la nostra tesi ed aumentare l’entropia, che regna all’interno dell’Ingv, arriva anche l’ultima relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.

Nel verbale n. 21 del 13 ottobre, i Revisori non solo affermano di aver preso atto delle relazioni dei Direttori di Struttura “con le quali sono stati individuati i profili connessi alle diverse aree di afferenza, e motivato l’utilizzo dello scorrimento delle graduatorie”, ma chiedono anche al CdA “di integrare tali relazioni alla delibera n.147 del 05/08/2014,  al fine di dettagliare, in maniera circostanziata, i passaggi in base ai quali si sia pervenuti alla decisione assunta”.

Tutti conoscevano, quindi, il contenuto di tali relazioni: i Direttori di Sezione che hanno interagito “serenamente e costruttivamente” con i Direttori di Struttura; il CdA che ha deliberato in base al contenuto delle relazioni dei direttori di Struttura ed anche il Collegio dei Revisore dei Conti.

L’unico ad esserne all’oscuro è quindi proprio il Direttore Generale.

Non sappiamo quali siano le reali motivazioni, ma è certo che c’è stato un difetto di comunicazione tra i vertici e gli organi statutari dell’Ingv.

Sollevando incompatibilità per la quasi totalità dei membri, la scorsa settimana era ancora battaglia tra il Collegio dei Revisori dei Conti e CdA.

Il Collegio si rifiutava di partecipare alle riunioni del CdA, in quanto all’interno dello stesso CdA “erano presenti profili di presunti conflitti di interesse”, che ne inficiavano il suo regolare funzionamento, al punto da richiedere l’intervento del MIUR e della Corte dei Conti.

Proprio quando tutto sembra perduto, è qui che arriva il colpo di scena. Come per incanto, a pochi giorni dalla convocazione presso il MIUR del Collegio dei Revisori e del CdA dell’Ingv, per un colloquio col Capo di Gabinetto del ministro Giannini, i toni diventano stranamente più morbidi e concilianti.

Nel verbale n. 21 del 13 ottobre scorso del Collegio dei Revisori si legge che “Preso atto che nella delibera del Consiglio di Amministrazione n.147 del 05/08/2014 non sono state riportate le motivazioni per lo scorrimento delle graduatorie di cui alle relazioni dei Direttori di Struttura, il Collegio chiede al Consiglio stesso di integrare il proprio deliberato …”… “affinché lo stesso possa esprimere parere definitivo.”

Sempre dallo stesso verbale si apprende che il Collegio ha passato in rassegna l’operato degli ultimi anni del CdA, che si prende la briga di analizzare le passate deliberazioni ed esprime parere positivo sulle scelte strategiche dell’Ingv, affermando finanche che tali scelte “hanno favorito la realizzazione di un nuovo assetto organizzativo, con conseguente creazione e valorizzazione dei nuovi Uffici determinanti per il corretto funzionamento della macchina Amministrativa “, e condividendo col Direttore Generale la necessità “di acquisire figure professionali specifiche per l’Amministrazione Centrale”.

In particolare, i Revisori dei Conti evidenziano come risulti necessario implementare la struttura amministrativa, con nuove figure professionali da dedicare all’Ufficio di controllo di gestione, all’Ufficio delle proposte e gestione progetti, agli Uffici preposti al controllo di conformità normativa, all’Ufficio Legale per il supporto giuridico-normativo nell’ambito dei rapporti intercorrenti tra l’Ente e la Protezione Civile, nonché di fornire tutela per l'attività giudiziale e stragiudiziale dell’Ingv.

Tali nuove figure professionali erano state proposte dal Direttore Generale al CdA del 5 agosto, ma lo stesso CdA aveva fortemente ridimensionato tali richieste, ma visto l’apparente armistizio tra Collegio e CdA, sarà forse questo il prezzo da pagare per rilegittimare la piena funzionalità del Consiglio di amministrazione?

In tutto ciò sembra ancora molto incerta la posizione del Direttore Generale che, nonostante si sia prodigato, con la stessa solerzia di Mercurio il messaggero degli dei, nell’informare MIUR, MEF, Corte dei Conti e Personale Ingv, oggi non solo non viene debitamente informato, ma è tenuto all’oscuro delle relazioni dei Direttori sul piano assunzionale, non viene invitato al CdA, gli si ricordano gli articoli dello Statuto dell’Ingv che gli vietano di partecipare alle scelte strategiche dell’Ente, non viene invitato agli incontri al MIUR col Capo di Gabinetto. Insomma, sembra che tutti gli abbiamo girato le spalle.

Temiamo che a pagare il prezzo di una situazione a dir poco sconcertante, che si trascina ormai da mesi, paralizzando di fatto l’amministrazione dell’Ingv, possa essere purtroppo ancora una volta il personale precario, per il quale oggi tutti in via di Vigna Murata, e non solo, dicono di spendersi.

Addirittura, cosa mai successa negli ultimi anni, i due membri eletti del CdA,  A. Pino e A. Meloni, hanno sentito il bisogno di informare, i precari e il personale tutto dell’Ingv, sull’andamento dell’incontro tenutosi al MIUR.

A dire dei due membri eletti del Cda, gli interlocutori del MIUR (il Capo di Gabinetto A. Fusacchia, il vice Capo di Gabinetto Gargano, il Capo Dipartimento Mancini, il Direttore generale Di Felice) sembravano non avere contezza della delicata situazione profilatasi all’Ingv già da più di un mese (sic!). Sempre a dire dei due membri eletti, solo grazie ad una dettagliata ricostruzione dei fatti esposta dal Presidente S. Gresta durante la suddetta riunione interlocutoria, il MIUR è finalmente riuscito ad avere un quadro completo dei recenti accadimenti che riguardano l’Ingv.

Insomma, il Capo di Dipartimento Mancini diffida per ben due volte, limitando la funzionalità, il CdA dell’Ingv, dichiarando anche nelle proprie note del 25/09/2014 e del 10/10/2014 di aver acquisito ed esaminato tutti gli atti forniti, e di contro i due membri eletti Pino e Meloni comunicano al personale Ingv che il MIUR sembrava non avere “ancora un quadro chiaro, avendo sino al momento ricevuto solo informazioni parziali, e soprattutto non avendo ancora avuto la possibilità di approfondire l’argomento nel mare magnum dei loro impegni”.

Tutto ciò è estremamente irrealistico, e qualcuno ha sicuramente travisato la realtà. E’ surreale che un Capo di Dipartimento del MIUR, limiti le funzioni di un CdA senza avere contezza dei fatti.

Ma la vicenda non finisce qui!

A dire dei due membri eletti del Cda, è stato utile fornire al MIUR dettagli e informazioni di cui erano privi (sic!), e spiegare come il quadro assunzionale Ingv, scaturito a seguito delle diverse riunioni tra direttori, cda e incontri misti, fosse abbastanza solido. Il quadro assunzioni era così solido che il 5 Agosto il CdA  “ha scelto” di deliberare sullo scorrimento delle graduatorie senza fornire a nessuno le necessarie “motivazioni”, in netto contrasto con la legge 125/2013 che all’art.4 recita  “ …Per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, gli enti pubblici non economici e gli enti di ricerca, l'autorizzazione all'avvio di nuove procedure concorsuali, [omissis]… è subordinata alla verifica…[omissis] dell'avvenuta immissione in servizio, nella stessa amministrazione, di tutti i vincitori collocati nelle proprie graduatorie vigenti di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato per qualsiasi qualifica, salve comprovate non temporanee necessità organizzative adeguatamente motivate”.

Al MIUR, però, sembra non sia stato sufficiente sentire dalla loro “viva voce” che il piano assunzioni fosse “solido”, sicché è stato richiesto l’invio di ulteriore documentazione, così come previsto dalla legge.

Al MIUR non si fanno atti di fede!

P.S. Per chi volesse trovare un significato retorico alle vicende che hanno riguardato l’Ingv nell’ultima settimana, di seguito indichiamo il link a un recente Tweet, inviato dal Capo di Gabinetto del MIUR, A. Fusacchia (http://t.co/EawaUjJE0M),

 

 

 

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