Chi credeva che la delibera n. 151 adottata dal cda dell’Ingv il 24 novembre scorso, dopo mesi di duri contrasti, avesse sancito la pace tra i vertici dell’Ingv, deve purtroppo ricredersi.
Con una nota del 4 dicembre, di protocollo 68993, infatti, la Funzione Pubblica ha gelato il management di via di Vigna Murata, rimandando al mittente il piano assunzionale di 200 unità di personale, previsto dall’art. 24, comma 4, del D. L, 104/2013, convertito in legge 128/2013, con l’invito perentorio a motivare congruamente il mancato scorrimento di graduatorie di idonei.
Tale incombente è ritenuto condicio sine qua non sia per una eventuale approvazione della delibera da parte del dicastero vigilante, sia per il rispetto della normativa vigente, ma soprattutto per evitare contenziosi giurisdizionali con tutti i soggetti utilmente collocati nelle graduatorie di idonei, tuttora valide.
Staremo ora a vedere quale sarà la reazione del board dell’ente presieduto da Stefano Gresta, che appare sempre più sull’orlo di una crisi irreversibile che, a breve, potrebbe portare al commissariamento dell’Ingv.