Giornale on-line fondato nel 2004

Lunedì, 02 Dic 2024

La rivista Journal of Diabetes Research ha pubblicato uno studio condotto dal dottor Stefano Benedini, del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Policlinico San Donato IRCCS di Milano, l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, che dimostra come l’Irisina, una molecola di recente scoperta prodotta dal muscolo scheletrico durante l'esercizio fisico, possa spiegare gli effetti positivi sul metabolismo dell’organismo.

Lo studio ha seguito 70 soggetti sani, di ambo i sessi, di età compresa tra 18 e 75 anni, non sovrappeso, privi di significative patologie metaboliche (dislipidemie, intolleranza glicidica e diabete, sindrome metabolica): 10 volontari sani sedentari, 20 volontari sani che svolgono attività fisica amatoriale (2-3 volte/settimana), 20 volontari che eseguono attività fisica semi-agonistica (4-5 volte la settimana) e 20 volontari che eseguono attività fisica agonistica a livello nazionale o internazionale (5-7 volte/settimana).

La possibilità di studiare questa molecola, per la prima volta, su atleti di élite ha permesso di valutare la quantità di questa miochina su soggetti “ipersportivi” nei quali è stato rilevato un aumento dell’Irisina che si accompagnava al grado di “benessere” dell’organismo che riduce la probabilità dell’insorgenza di malattie metaboliche quali il diabete mellito, l’obesità e la sindrome metabolica. Questo stato di “benessere” è risultato strettamente correlato alla quantità di attività fisica svolta dai soggetti inclusi nei diversi gruppi esaminati.

L’incidenza di obesità e di diabete mellito è in continuo aumento nel nostro paese e in tutto il mondo a causa di fattori nutrizionali scorretti e per mancanza di adeguata attività fisica.

Alla luce del continuo incremento di queste malattie metaboliche la possibilità di capire gli effetti positivi mediati dall’Irisina sul metabolismo potrebbe aprire la strada alla formulazione di farmaci in grado di “mimare” l’azione dell’Irisina producendo gli stessi effetti positivi dell’attività fisica.

Lo studio ha visto coinvolte - oltre al Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università Statale di Milano e la Scuola di Scienze Motorie dello stesso Ateneo - anche due Unità Operative dell‘I.R.C.C.S. Policlinico San Donato: l’Area di Endocrinologia e Malattie Metaboliche (Prof. L. Luzi) e l’Unità Complessa a Direzione Universitaria SMEL-1 Patologia Clinica (Prof. M.M. Corsi Romanelli).

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
empty alt

L’ Europa è nelle mani dei redditieri

Adesso che gli economisti del Fondo monetario inernazionale (Fmi) ci fanno notare per l’ennesima volta...
empty alt

Cristina Roccati, la donna che sfidò le convenzioni e osò studiare fisica

Una mostra a Palazzo Roncale di Rovigo (dal 6 dicembre 2024 al 21 aprile 2025) omaggerà una...
empty alt

“Non dirmi che hai paura”, film di forte impatto emotivo

Non dirmi che hai paura, regia di Yasemin Samdereli, tratto dal romanzo di Giuseppe Catozzella...
empty alt

Stretto di Taiwan, effetti deflagranti in caso di crisi

Poiché di questi tempi non ci facciamo mancare le occasioni di preoccupazione, tanto vale...
empty alt

Le guerre dell’oppio fanno ancora molte vittime

A chi ricorda la triste storia delle guerre dell’oppio del XIX secolo fra l’impero britannico e...
empty alt

“Un paese di resistenza”, la vicenda di Mimmo Lucano narrata nella sua comunità

Un paese di resistenza, regia di Shu Aiello, Catherine Catella; con Domenico Lucano, Monsignor...
Back To Top