Anche quest’anno, i dottori Luca Saragoni e Paolo Morgagni, appartenenti alle Unità Operative di Anatomia patologica e Chirurgia dell’ospedale di Forlì, hanno partecipato al 12th International Gastric Cancer Congress, che si è tenuto a Pechino dal 20 al 23 aprile 2017.
I due medici italiani, invitati dagli organizzatori del congresso - che ha visto la partecipazione dei massimi esperti internazionali in tema di tumore dello stomaco provenienti da 41 paesi, sono da tempo inseriti nel comitato - scientifico internazionale della International Gastric Cancer Association.
La loro partecipazione è avvenuta non solo in veste di relatori, ma anche di coordinatori di lavori multidisciplinari realizzati dall’Ausl Romagna e dall’IRST – IRCCS di Meldola, presentando a specialisti di tutto il mondo, la propria esperienza scientifica, frutto di anni di lavoro multidisciplinare e di relazioni con i principali istituti di ricerca mondiali, spesso invitati anche a partecipare a congressi presso il centro Universitario di Bertinoro.
“Le relazioni che ci sono state richieste – spiegano i due medici - hanno riguardato la diagnosi ed il trattamento della neoplasia allo stadio precoce, che vedono Forlì e la Romagna tra i più attivi centri occidentali, mentre altre ricerche, da noi presentate, hanno riguardato la diagnosi endoscopica, radiologica e patologica ed il trattamento multidisciplinare, effettuato regolarmente presso le nostre strutture”
In particolare, il dottor Saragoni ha esposto i risultati dello studio italiano condotto su 1.074 pazienti affetti da Early Gastric Cancer, dimostrando come, anche questo tipo di tumore, generalmente a buona prognosi, nasconda spesso sottotipi con caratteristiche del tutto simili a quelle dei tumori avanzati a prognosi infausta. Il dottor Morgagni, invece, ha presentato alcune indicazioni ai trattamenti diversificati e più appropriati in rapporto allo stadio tumorale.
Il gruppo italiano di ricerca sul cancro gastrico (GIRCG), di cui il Saragoni e Morgagni sono tra i fondatori, ha contribuito al buon esito del convegno, portando ben 31 contributi scientifici.
In ambito congressuale sono stati inoltre definiti protocolli di ricerca internazionali per i quali, i due specialisti italiani, parteciperanno in qualità di esperti.
“La partecipazione italiana – concludono i due ricercatori - è stata molto apprezzata e ci ha permesso di creare ulteriori contatti con colleghi orientali ed europei, davvero entusiasti di partecipare alle iniziative scientifiche che potremo organizzare presso la nostra Ausl della Romagna, in un prossimo futuro.”