Pianeta terra surriscaldato: oggi notizie drammatiche sulla improvvisa piena devastante ed esondazione del fiume Guadalupe, in Texas. Al momento, accertate 24 vittime e altre, tra cui 23 bambine di un campo scout, rapite dalla corrente e disperse. Non capisco più, sinceramente, i miei simili.
Tragedie come questa si avviano a divenire una "nuova normalità". Eppure, si sa cosa fare, la scienza lo dice da anni: ridurre le emissioni di gas climalteranti, a partire dalla CO2; rispettare il patrimonio arboreo e forestale esistente e aumentarlo di molto, molto, molto; riconvertire il modello di agricoltura industriale inquinante e nemico del clima; azzerare il consumismo e il consumo di suolo.
E, invece, che si fa? Le combustioni aumentano (traffico veicolare, inceneritori et similia) e da anni lo Stato italiano elargisce incentivi statali favolosi a chi brucia industrialmente alberi per produrre energia elettrica nelle centrali alimentate a biomasse legnose! Si elimina anche la fascia protettiva della vegetazione dei fiumi, come fosse "sporco da pulire". Insomma, viene incentivata la crisi ecologica e la tragedia.
Ma, soprattutto, si è arrivati a destinare il 5% del prodotto interno lordo delle nazioni aderenti alla Nato, per la costruzione di armi, strumenti di morte, la cui economia richiede che debbano essere consumate.
Stanno realizzando un mondo di desertificazione e di vittime dal clima surriscaldato e dalle bombe in guerra. Con le cifre destinate dalle armi avremmo potuto iniziare a risanare il clima impiantando per parte nostra ( italiani) 5 miliardi di alberi dell'anno! Onore alla Spagna che non ha aderito a quella spesa folle.
Il mio impegno nel sociale per contrastare la follia in corso aumenterà finché avrò vita e lucidità: lo faccio per la mia nipotina che compie adesso 4 anni e per tutti le bambine e i bambini, ragazzi e ragazze, del mondo.
Giovanni Damiani
Già Direttore di Anpa e già Direttore tecnico di Arta Abruzzo
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